Piazza Affari sopra la parità (+0,26%) prima della pausa festiva
Seduta poco mossa per le borse europee, nel giorno del dato chiave sul core Pce Usa, la misura dell’inflazione preferita dalla Fed. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in leggero rialzo (+0,26%) a 30.353 punti. Acquisti su Banco Bpm (+1,2%), Mps (+1%) e Mediobanca (+1%) mentre arretra Amplifon (-0,9%).
Wall Street prosegue in lieve rialzo, dopo il report americano che ha evidenziato un rallentamento dell’indice sottostante dei prezzi per consumi personali al 3,2% a novembre, dal 3,4% del mese precedente. La progressiva discesa dell’inflazione, unita ad una domanda resiliente, rafforza la prospettiva di un atterraggio morbido dell’economia a stelle e strisce e alimenta le scommesse sui tagli dei tassi da parte della Fed. Al momento, i mercati scontano sei riduzioni da 25 bp nel corso del prossimo anno.
Sempre negli Usa, l’indice dell’Università del Michigan sul sentiment mostra un miglioramento a 69,7 punti, ma le prospettive di inflazione a 1 anno restano invariate al 3,1% e quelle a 5-10 anni risalgono leggermente al 2,9%. In Italia, la fiducia dei consumatori e delle imprese registra un miglioramento a dicembre, con i rispettivi indicatori in risalita a 106,7 e a 107,2 punti.
Nei prossimi giorni, l’agenda macroeconomica sarà povera di spunti in concomitanza con le festività. Borse europee chiuse lunedì e martedì, mentre Wall Street sarà aperta il 26 dicembre. Da seguire soltanto l’inflazione della Spagna e alcuni dati sul mercato immobiliare Usa, oltre ai sussidi alla disoccupazione.
Sull’obbligazionario, il rendimento del Bund si attesta all’1,96% e quello del Btp al 3,53%, con uno spread in calo a 156 punti base. Il Treasury decennale americano risale al 3,9%.
Sul Forex l’euro/dollaro rimane a 1,10 e il dollaro/yen a 142,4. Tra le materie prime, il Brent torna a 79 dollari al barile ma si appresta a concludere la settimana in rialzo in scia agli attacchi alle navi nel Mar Rosso.