Wall Street, ancora effetto tassi Fed: Dow Jones a nuovo record di chiusura. Futures Usa su
A Wall Street futures Usa in rialzo dopo l’ennesima chiusura positiva dei principali indici azionari americani, alimentata dall’entusiasmo scattato dopo l’annuncio sui tassi di mercoledì 13 dicembre della Fed di Jerome Powell.
Alle 7.15 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones e sul Nasdaq avanzano dello 0,11%, mentre i futures sullo S&P 500 sono in rialzo dello 0,08%.
In quello che è stato il suo ultimo atto del 2023, la banca centrale americana ha lasciato fermi i tassi sui fed funds, al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, aprendo alla possibilità di iniziare a tagliare i tassi a partire dal 2024.
L’indice Dow Jones ha chiuso la sessione a un nuovo valore record di chiusura, balzando di 158 punti (+0,43%), a 37.248,35, dopo aver chiuso alla vigilia, nel Fed Day, al di sopra della soglia di 37.000 punti per la prima volta nella storia.
Lo S&P 500 è salito dello 0,26% a 4.719,55, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,19% a 14.761,56.
“La Fed ha parlato del timing dei tagli dei tassi nella riunione di oggi”, ha confermato il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, nella conferenza stampa seguita all’annuncio sui tassi di due giorni fa.
Powell ha detto anche che “siamo molto concentrati sulla necessità di non commettere l’errore di mantenere i tassi a un livello elevato per un periodo di tempo troppo lungo”.
Dal dot plot della Fed è emerso inoltre che le stime sono di tre tagli dei tassi nel corso del 2024.
Ha frenato invece sulla possibilità di tagli ai tassi, nella giornata di ieri, la Bce, con la presidente Christine Lagarde che ha detto che la questione non è stata neanche toccata dal Consiglio direttivo, nella sua ultima riunione dell’anno.
La banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.
L’Eurotower ha annunciato però anche il timing della riduzione del PEPP.
“Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP nella prima parte del 2024. Nella seconda parte dell’anno esso intende ridurre il portafoglio del PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminare i reinvestimenti nell’ambito di tale programma alla fine del 2024”, si legge nel comunicato della Bce.
Tornando a Wall Street, oltre al Dow Jones un nuovo record di chiusura potrebbe essere segnato presto dall’indice S&P 500, che è inferiore al suo precedente massimo storico di chiusura testato nel gennaio del 2022 di meno dell’1,6%.
Il Nasdaq è invece in calo dell’8% rispetto al suo precedente record di chiusura e in flessione del 9% rispetto al suo record intraday.