Apertura Borse oggi, 08 dicembre 2023: avvio in sordina per i titoli europei
Inizio in sordina per i titoli europei che hanno registrato poche variazioni all’apertura di venerdì, mentre gli investitori di tutto il mondo attendono il dato chiave sull’occupazione di novembre in uscita negli Stati Uniti, cercando di valutare la probabile traiettoria delle decisioni sui tassi d’interesse da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno.
L’indice paneuropeo Stoxx 600 è sceso ieri, invertendo i guadagni della sessione precedente e chiudendo in ribasso dello 0,3%.
I futures azionari statunitensi sono rimasti invariati nei primi scambi pre-market, dopo che il Dow Jones e l’S&P 500 hanno entrambi interrotto una striscia di perdite consecutive di tre giorni, mentre il Nasdaq Composite è salito dell’1,4% circa.
I mercati dell’Asia-Pacifico sono stati misti durante la notte dopo una revisione al ribasso a sorpresa del PIL del terzo trimestre del Giappone. Chiude in ribasso la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che cala dell’1,68% a 32.307,86.
Ecco l’andamento dei listini e i principali temi della seduta odierna.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 08 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha oscillato sulla linea piatta nei primi scambi, con i titoli minerari che hanno perso lo 0,6% mentre il petrolio e il gas sono saliti dello 0,5%.
La Borsa di Milano segna in apertura -0,1%, mentre sono piatte Londra e Madrid. Salgono Parigi, rispettivamente dello 0,3% e +0,2%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, in sofferenza Poste italiane che al momento segna una flessione dell’1,4%, seguita da Stellantis (-0,6%) e A2a (-0,4%).
Brilla Nexi che al momento della scrittura segna +1,3%. In rialzo anche Leonardo (+1,3%).
Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, in apertura lo spread Btp-Bund si attesta a 175,6 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano resta sotto il 4%, al 3,958%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro resta debole a 1,0774 dollari.
Tra le materie prime, ancora in recupero il greggio con il Wti di gennaio che segna 70,7 dollari al barile (+2%), mentre il Brent scambia a 75,6 dollari al barile.
Per quanto riguarda il gas, Ad Amsterdam le quotazioni tornano sopra i 40 euro (+2,4% a 40,95 euro al megawattora).
Gli appuntamenti da monitorare della settimana
Grande attesa per il dato relativo ai nonfarm payrolls, evento principale del calendario economico di questa settimana. Qualsiasi segnale di indebolimento del quadro occupazionale potrebbe rafforzare le previsioni secondo cui la Fed inizierà presto a far scendere i tassi di interesse dai massimi di oltre due decenni.