BOT, titoli in offerta per 7,5 miliardi di euro nell’asta del 12 dicembre
Il MEF ha annunciato l’asta BOT del 12 dicembre 2023. A seguito della pubblicazione del comunicato stampa del 6 dicembre 2023 sono state fornite le indicazioni relative all’emissione di un Buono Ordinario del Tesoro, la cui scadenza è stata fissata dopo dodici mesi dalla sua emissione.
Il BOT viene collocato da parte del Ministero delle Finanze attraverso il meccanismo dell’asta competitiva in termini di rendimento. Ma vediamo i dettagli della nuova asta.
BOT in asta il 12 dicembre
Annunciata ufficialmente dal MEF l’emissione dei BOT del 12 dicembre 2023 ed è stato reso noto il calendario per effettuare le operazioni di sottoscrizione. Gli investitori dovranno rispettare le seguenti tempistiche:
- termine per la prenotazione da parte del pubblico: 11 dicembre 2023;
- termine presentazione domande in asta (ore 11,00): 12 dicembre 2023;
- termine collocamento supplementare per BOT a 6 e 12 mesi (ore 15,30): 13 dicembre 2023;
- data di regolamento: 14 dicembre 2023.
Queste, invece, sono le principali caratteristiche dei BOT in emissione:
- durata: 365 giorni;
- codice ISIN: da attribuire;
- tranche: prima;
- data emissione: 14 dicembre 2023
- data scadenza: 13 dicembre /2024
- importo offerto (mln. €): 7.500.
Indicazioni aggiuntive sull’emissione dei BOT
I BOT vengono messi all’asta con il sistema di collocamento dell’asta competitiva: le richieste degli operatori sono espresse in termini di rendimento. Ogni partecipante ha la possibilità di presentare fino ad un massimo di cinque richieste. I BOT possono essere sottoscritti per un importo minimo pari a 1.000 euro. La commissione massima, per quelli a 365 giorni, è stata fissata nella misura dello 0,15%.
Il prezzo fiscale di riferimento viene determinato nel prezzo medio ponderato della prima tranche, che viene calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato.
Verranno espressi in termini percentuali i rendimenti indicati dagli operatori che partecipano alle aste dei BOT. Questi valori possono variare per tutte le tipologie di titoli di un millesimo di punto percentuale o con dei multipli di questa cifra. Non verranno ammesse all’asta delle richieste senza l’indicazione del rendimento. L’importo di ogni singola richiesta non può essere inferiore a 1.500.000 di euro. Eventuali richieste che pervengano oltre il termine stabilito dal decreto di emissione non verranno prese in considerazione. Nel caso in cui ci siano delle richieste sostitutive di quelle corrispondenti, che siano già pervenute entro il termine previsto, verranno prese in considerazione.
Qualora ci fosse la procedura di collocamento supplementare, seguirà le disposizioni che sono contenute all’interno del decreto di emissione.