Chiusura Borse oggi, 6 Dicembre 2023: Europa positiva, Piazza Affari a +0,81%
Le piazze finanziarie europee archiviano la sessione in territorio positivo, nonostante l’andamento incerto dei principali indici di Wall Street successivamente ai dati sull’occupazione.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 6 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni segnando un +0,70%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib registra un rialzo dello 0,81%. Il DAX avanza dello 0,78%, mentre il Cac40 francese guadagna lo 0,66%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Spiccano a Piazza Affari: Diasorin in testa, registrando un +5,2%, seguito da Interpump group con un incremento del 4,18% e Stellantis con un solido +2,91%. Al contrario, si registrano vendite sui petroliferi Saipem (-2,24%), Tenaris (-1,76%) e Eni (-1,18%), in scia al nuovo ribasso delle quotazioni del greggio.
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Andamento Spread Btp / Bund
Nel comparto obbligazionario, il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni ritorna a 3,95%, mentre i rendimenti dei Treasury a 10 anni cala a 4,17%. Lo spread Btp-Bund rimane stabile in area 174 punti base.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro resta stabile, attestandosi su 1,078. Il petrolio Brent crolla a 74,50 dollari al barile.
Focus su i dati di venerdì
Dopo il rilascio dei dati Adp sull’occupazione, che hanno evidenziato un raffreddamento dell’occupazione nel settore privato statunitense, gli operatori attendono il job report ufficiale di venerdì per avere un quadro più chiaro sul mercato del lavoro americano.
Prospettive sui tassi di interesse
Dopo i recenti dati sull’inflazione negli Stati Uniti e nella zona euro, insieme ai commenti dei responsabili delle banche centrali, i mercati stanno già prevedendo la possibilità di riduzioni dei tassi di interesse a partire dalla primavera del 2024. Il rallentamento della crescita dei prezzi potrebbe portare sia la Federal Reserve che la Banca Centrale Europea a ridurre i tassi di interesse di 150 punti base nel corso del prossimo anno, anche se gli esperti del settore mantengono una posizione cauta e continuano a ritenere che un taglio dei tassi venga probabilmente posticipato a giugno o, al più tardi, a settembre.