Notizie Indici e quotazioni Morgan Stanley: i target su S&P500, MSCI Europe e Topix per il 2024

Morgan Stanley: i target su S&P500, MSCI Europe e Topix per il 2024

8 Dicembre 2023 11:00

I mercati azionari si apprestano a chiudere il 2023 con performance molto positive, dopo un 2022 da dimenticare. La progressiva, seppur lenta, discesa dell’inflazione e l’approssimarsi della fine dei cicli di inasprimento monetario hanno favorito un recupero dell’equity, trainato (soprattutto nella prima metà dell’anno) anche dalla ripresa delle big tecnologiche di Wall Street, in scia al boom dell’AI.

Cosa aspettarsi dunque per il 2024? Gli analisti di Morgan Stanley hanno recentemente fatto il punto sulle prospettive per il prossimo anno, con focus sui mercati di Usa, Europa, Giappone ed emergenti. Ecco le principali indicazioni della banca d’affari americana.

Il quadro macroeconomico di riferimento

A inizio 2024, secondo Morgan Stanley, assisteremo ad una moderazione della crescita e ad una continua discesa dell’inflazione. Elementi che dovrebbero permettere alla Federal Reserve e alla Bce di normalizzare la politica monetaria, mettendo fine ai rialzi dei tassi e iniziando a valutare l’adozione di una strategia più accomodante.

Discorso inverso per la Bank of Japan, che negli ultimi anni si è mossa in controtendenza con gli altri istituti. La banca centrale giapponese dovrebbe dunque rimuovere gli strumenti di controllo della curva dei rendimenti e porre fine all’era dei tassi negativi a partire da gennaio, procedendo con un rialzo dei tassi a luglio.

Secondo Morgan Stanley, questo scenario favorevole per l’azionario è già riflesso nelle valutazioni, a maggior ragione dopo il rally di novembre. Nel contempo, persistono rischi di ribasso per la crescita, dettati anche dall’inasprimento delle condizioni di finanziamento e dalla recessione degli utili ancora in corso. Motivi per cui gli analisti suggeriscono di mantenere un atteggiamento prudente e selettivo.

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Le stime di Morgan Stanley per l’indice S&P500

Nello scenario standard, Morgan Stanley indica per l’S&P 500 statunitense un livello target per fine 2024 pari a 4.500 punti, sostanzialmente in linea con le quotazioni delle ultime sedute e rispetto al precedente obiettivo al 30 giugno 2024 di 4.200 punti.

Il caso peggiore prevede un calo a 3.850 punti mentre quello migliore implica un rialzo a 5.050 punti, con un total return atteso (che comprende l’incasso dei dividendi) oltre il 4%.

Morgan Stanley ha posto l’accento sui persistenti rischi a breve termine, connessi alle performance dei settori ciclici e più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, consigliando un approccio basato su crescita difensiva e titoli a fine ciclo.

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I target per l’azionario giapponese

Morgan Stanley privilegia l’azionario del Giappone, indicando per l’indice Topix nello scenario base un obiettivo di 2.600 punti a fine 2024, rispetto ai 2.400 previsti in precedenza alla fine del primo semestre.

Il range di variazione è molto ampio, poiché la banca d’affari ipotizza un rialzo a 2.800 punti nel caso migliore e un ribasso a 1.850 punti nello scenario peggiore. Il total return medio atteso è invece intorno al 15%.

A giustificare il potenziale rialzista sono gli afflussi attesi da parte di investitori esteri, con la chiusura delle precedenti posizioni corte, e retail, spinti dal programma fiscale NISA (Nippon Individual Savings Account) indirizzato verso i piccoli investitori.

Le proiezioni su Europa e mercati emergenti

Più caute le stime di Morgan Stanley sull’Europa e i mercati emergenti. Per l’indice MSCI Europe il target alla fine del prossimo anno è pari a 1.810 punti, con un incremento a 2.040 punti nello scenario migliore e un ribasso a 1.480 nel peggiore, anche se il total return atteso è sostanzialmente in linea con quello dell’azionario Usa, grazie anche alla maggiore attività di buyback da parte delle società.

Con riferimento ai mercati emergenti, gli utili e le valutazioni resteranno sotto pressione. Morgan Stanley ha tagliato l’obiettivo per fine 2024 dell’indice MSCI Emerging Markets a 1.000 punti (da 1.050 precedentemente previsti al 30 giugno), con un range compreso fra 1.140 e 750 nei best/worst case.