Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Cnh Industrial e i bancari dopo esami Srep Bce

I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Cnh Industrial e i bancari dopo esami Srep Bce

1 Dicembre 2023 11:18

Dopo le ottime performance di novembre, i mercati europei iniziano il mese di dicembre all’insegna dei rialzi. Sono ancora una volta i dati macro e gli interventi dei banchieri centrali a dominare la scena e a dettare il ritmo. Tra i dati più attesi della giornata, pubblicati in mattinata il Pmi manifatturiero di novembre della zona euro (stesso dato in uscita negli Usa) e la lettura finale del Pil italiano relativo al terzo trimestre. Da monitorare negli Stati Uniti anche l’Ism manifatturiero e il discorso in serata del numero uno della Fed, Jerome Powell.

Volgendo lo sguardo a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib inaugura dicembre in territorio positivo. Adesso il listino milanese sale dello 0,45% a 29.870 punti guidato dai bancari che stanno comunicando i requisiti patrimoniali indicati dalla Banca centrale europea (Bce) per il 2024.

Tra i titoli da monitorare Cnh Industrial, ma anche i bancari con Bper e Intesa Sanpaolo in rialzo.

 

Bancari sotto la lente con le comunicazioni Srep Bce

Intesa Sanpaolo, Credem e Bper hanno battuto ampiamente i requisiti patrimoniali richiesti dalla Banca Centrale Europea (Bce). Sono arrivate, infatti, le comunicazioni alle singole banche italiane da parte dell’istituto guidato da Lagarde  conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (“Supervisory Review and Evaluation Process – SREP”).

I numeri di Bper, Intesa e Credem

Bper tonica sul Ftse Mib dopo la pubblicazione dell’esito degli esami condotti dalla Vigilanza della Bce. La banca emiliana precisa in una nota: “in base agli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale condotto nel corso del 2023, con riferimento alla data del 31 dicembre 2022 e ad ogni altra informazione pertinente ricevuta successivamente, la Bce ha stabilito che, dal 1° gennaio 2024, Bper debba mantenere su base consolidata un coefficiente minimo di capitale in termini di Common Equity Tier 1 ratio (“CET1 ratio”) pari all’8,54%, costituito dalla somma del requisito minimo regolamentare di Pillar 1, pari al 4,5%, del requisito aggiuntivo di Pillar 2, pari all’1,38%1 e del Combined Buffer Requirement pari al 2,66%, mentre il requisito minimo del Totale dei Fondi Propri (“Total Capital ratio”) dovrà essere pari al 13,11%”.

I coefficienti patrimoniali proforma di Bper, indica ancora la banca, a livello consolidato al 30 settembre 2023 risultano pari a:

  • Common Equity Tier 1 (CET1) ratio proforma pari a 14,9%;
  • Total Capital ratio proforma pari a 18,6%.

 

Anche Intesa Sanpaolo rispetta ampiamente il requisito patrimoniale fissato dalla Bce. Il requisito patrimoniale da rispettare complessivamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio è pari a 9,32%. La banca guidata da Carlo Messina indica che a determinare tale requisito concorrono:

Il requisito SREP in termini di Total Capital ratio pari a 9,50%, che comprende il requisito minimo di Pillar 1 dell’ 8%, nel cui ambito il 4,5% in termini di Common Equity Tier 1 ratio, e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 dell’ 1,50%, nel cui ambito lo 0,84% in termini di Common Equity Tier 1 ratio applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020.

Tra le banche che hanno già comunicato i risultati della vigilanza Bce c’è anche Credem che si conferma tra i pilastri più solidi del sistema finanziario italiano. La banca ha un requisito Pillar 2 (P2R) pari all’1%, “tra i migliori in Italia ed in Europa tra le principali banche vigilate direttamente da Francoforte”.

“La solidità è un elemento fondamentale della nostra strategia basata sulla crescita sana e sostenibile”, ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale di Credem, “ed è un requisito imprescindibile per creare valore, con una prospettiva di lungo termine, per tutti i soggetti con cui il Gruppo si rapporta facendo anche in modo che il nostro lavoro abbia un impatto positivo sulla collettività e sulla quotidianità delle persone. Essere riconosciuti ancora una volta tra le migliori banche europee in questo ambito”, ha aggiunto Campani, “è un’ulteriore conferma della validità del nostro percorso di sviluppo che vogliamo seguire con decisione anche in futuro”.

Cosa è lo Srep?

Ma cosa è lo Srep, nel dettaglio? Come ricorda la vigilanza della Bce, “le autorità di vigilanza svolgono un regolare esercizio di valutazione e misurazione dei rischi a livello di singola banca” e nell’ambito di questa attività c’è un momento fondamentale chiamato “processo di revisione e valutazione prudenziale” (supervisory review and evaluation process, Srep), che “consiste nel sintetizzare i risultati emersi dall’analisi per un dato anno e nell’indicare alla banca le azioni da intraprendere“.

In altri termini, lo Srep mette a fuoco la situazione dell’intermediario in termini di requisiti patrimoniali nonché di gestione dei rischi. Nella decisione SREP, che l’autorità di vigilanza invia alla banca a conclusione del processo, si definiscono gli obiettivi fondamentali per fronteggiare le problematiche riscontrate. La banca deve quindi effettuare un intervento correttivo nei tempi previsti.

Cnh e la promozione di S&P Global Ratings

Dicembre inizia bene anche per Cnh Industrial che ha incassato la promozione di S&P Global Ratings. L’agenzia americana ha aumentato i rating a lungo termine ddel gruppo e della sua controllata CNH Industrial Capital LLC a ‘BBB+’ da ‘ BBB’. S&P Global Ratings ha inoltre confermato il rating creditizio dell’emittente a breve termine “A-2”. Inoltre, S&P Global Ratings ha aumentato i rating a livello di emissione sul debito di CNH Industrial e delle sue controllate industriali, nonché i rating a livello di emissione sul debito senior unsecured di CNH Industrial Capital LLC, da “BBB” a “BBB+”. L’outlook è stabile.

Cnh lascia Piazza Affari, resta solo la quotazione al Nyse

Intanto Cnh si prepara a lasciare Piazza Affari. Nei giorni scorsi è arrivata la comunicazione che il FTSE Italia Index Series Technical Committee ha approvato alcune modifiche per l’indice Ftse Mib che diverranno effettive dopo la chiusura delle negoziazioni di venerdì 15 dicembre 2023 (sarà di fatto efficace da lunedì 18 dicembre 2023). Tra le novità c’è l’ingresso di Brunello Cucinelli che prende il posto di Cnh, appunto.

Un mese fa, il consiglio di amministrazione di Cnh Industrial ha, infatti, approvato la richiesta di delisting delle azioni ordinarie della società da Euronext Milano. Come annunciato lo scorso 2 febbraio, la decisione di lasciare la Borsa di Milano e di concentrare la quotazione sul Nyse è stata presa dopo un’attenta analisi dei relativi volumi di scambio sulle due Borse.