Apertura Borse oggi, 29 novembre 2023: Europa poco mossa, focus sui dati macro
Le principali borse europee avviano la seduta odierna poco sopra la parità, consolidando i livelli di prezzo raggiunti con il rimbalzo dai minimi di ottobre. Chiusura sopra la parità di Wall Street e mattinata perlopiù negativa dei listini asiatici.
Il focus degli operatori rimane concentrato sull’agenda macroeconomica e sui discorsi dei banchieri centrali in cerca di segnali sulle prospettive economiche e di politica monetaria in vista del prossimo anno.
Intanto, gli Stati Uniti come l’Europa si apprestano a chiudere il mese di novembre con vigorosi rialzi, con Piazza Affari che vedremo se a fine anno si confermerà come la regina d’Europa in termini di performance.
Ecco l’andamento dei listini e i principali temi della seduta odierna.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 29 novembre 2023
Indici Europa e Italia
Dopo pochi minuti dall’avvio degli scambi, l’indice Euro Stoxx 50 si trova sulla parità, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si trova al momento in rialzo dello 0,2% a quota 29.400 punti.
Sopra la parità anche il Dax tedesco (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,4%), mentre il Cac40 francese scambia sulla parità.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto su Saipem, Inwit e Bca Mps.
Al contrario, vendite su Campari, Telecom Italia e Terna.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 174 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa sotto il 4,2%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro risale a ridosso di 1,1 mentre il dollaro/yen cala a 147,4.
Tra le materie prime, continua la debolezza del petrolio, con il petrolio Brent che resta sopra gli 81 dollari al barile, aspettando il meeting dell’Opec+ del 30 novembre.
Gli eventi di oggi
Giornata ricca di appuntamenti macro, a partire dall’inflazione spagnola che ha segnato un calo al 3,2% annuo. In programma anche i dati sulla fiducia Italia ed eurozona, l’inflazione tedesca, il Pil annualizzato Usa del terzo trimestre (seconda lettura) e le scorte petrolifere statunitensi, mentre l’Ocse pubblica l’outlook economico della regione e questa sera la Federal Reserve il Beige Book.
Focus anche su un intervento del governatore della BoE, Andrew Bailey, mentre ieri Christopher Waller, membro notoriamente falco della Fed, ha suggerito che i tagli dei tassi potrebbero iniziare relativamente presto per favorire l’atterraggio morbido dell’economia.
Gli appuntamenti da monitorare della settimana
Questa settimana ci saranno diversi ed importanti dati macro ma l’attenzione del mercato sarà focalizzata in particolar modo sui dati sull’inflazione dell’Eurozona, che domani è attesa continuare il trend di rallentamento.
Negli Stati Uniti il dato principale sarà l’ISM Manifatturiero, che venerdì è atteso in lieve miglioramento anche se ancora in area di contrazione. Da seguire domani anche i dati settimanali sulle richieste di sussidi, alla luce del forte calo registrato questa settimana che ha alleviato i timori di un indebolimento del mercato del lavoro.
In Cina, giovedì saranno pubblicati i PMI nazionali manifatturiero e servizi.
Occhi puntati anche sulla riunione OPEC+, che era stata rinviata al 30 novembre a causa dei contrasti interni tra i produttori circa l’entità dei tagli alla produzione nel 2024. In caso di sorprese “L’esito di questa riunione potrebbe avere ripercussioni importanti sul petrolio (e a cascata anche su altre asset class dato che il suo andamento può influenzare le aspettative di inflazione)”, segnalano gli analisti di MPS Capital Services.