Aste Titoli di Stato: MEF cancella quattro collocamenti da qui a fine 2023
La raccolta di debito pubblico attraverso le emissioni di Titoli di Stato procede svelta e il Tesoro, alla luce delle valutazioni svolte sul fabbisogno residuo, ha deciso di modificare il calendario delle aste per la fine di novembre e il mese di dicembre. Ecco tutte le variazioni annunciate dal MEF.
Le aste di Bot e Btp annullate dal Tesoro tra novembre e dicembre
In particolare, il Dipartimento del Tesoro ha reso noto che, coerentemente con gli obbiettivi per l’anno 2023, non avranno luogo i seguenti collocamenti:
- Asta dei BTP Short Term e dei BTP€i prevista per il 24 novembre;
- Asta dei BTP con scadenza superiore ai 10 anni prevista per il 13 dicembre;
- Asta dei BOT e dei BTP Short Term prevista per il 27 dicembre;
- Asta dei titoli a medio-lungo termine prevista per il 28 dicembre.
Le aste confermate da qui a fine 2023
Restano in calendario, invece, le altre aste originariamente previste. Si terranno dunque regolarmente i seguenti collocamenti nei mesi di novembre e dicembre:
- Asta dei BOT prevista per il 28 novembre;
- Asta dei titoli a medio-lungo termine prevista per il 29 novembre;
- Asta dei BOT prevista per 12 dicembre;
- Asta dei BTP con scadenza 3 e 7 anni prevista per il 13 dicembre.
L’ultimo aggiornamento sull’emissione di debito nel 2023
Nell’update sull’attività di emissione di debito pubblico di settembre, il MEF ha reso noto che a fine agosto l’importo nominale complessivo delle emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine ammontava a circa 244 miliardi di euro. Risorse che, oltre a coprire il Fabbisogno del Settore Statale, hanno consentito di rifinanziare titoli di Stato a medio-lungo termine in scadenza per un importo complessivo pari a circa 161 miliardi di euro.
Per i rimanenti quattro mesi, dal 1° settembre al 31 dicembre, l’attività di funding avrebbe dovuto tener conto delle scadenze di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a circa 100 miliardi di euro, ai quali aggiungere la quota di Fabbisogno del Settore Statale dei prossimi mesi.
A fine agosto 2023, quindi, lo stato di avanzamento del programma di emissione per l’anno in corso si è attestato a circa il 71%, percentuale in aumento a oltre l’80% includendo quelle di settembre.
La vita media del debito al 31 agosto è stata pari a 6,94 anni, in lieve diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022.
Il costo medio all’emissione fino a fine agosto 2023 è stato pari al 3,62% (contro lo 1,71% del 2022).