I titoli di oggi a Piazza Affari: acquisti sui bancari con Bper e Mps in testa, bene anche Erg
Seduta cauta per i principali indici europei, con Piazza Affari che trova sponda dalla buona performance del comparto bancario. Il Ftse Mib viaggia sopra la soglia dei 29mila punti, mostrando un rialzo di circa lo 0,44 per cento.
Attesa per la pubblicazione oggi del dato sull’inflazione americana di ottobre, uno spunto cruciale in ottica delle prossime mosse della Federal Reserve (Fed). Stando al consensus Reuters il Cpi Usa dovrebbe mostrare un rallentamento al ritmo del 3,3% nel mese di ottobre rispetto al 3,7% di settembre, con il dato ‘core’ atteso invariato rispetto a settembre al 4,1%.
“Il mercato è piuttosto allineato sull’idea che la Fed ha esaurito la fase di rialzi, ma se c’è un numero che può scuotere questo consensus, questo è proprio il CPI – segnalano gli strategist di Mps Capital Services -. Una variazione superiore alle attese si aggiungerebbe al tono delle parole di Powell la settimana scorsa (riluttante a sancire la fine dei rialzi) e potrebbe riaprire il dibattito sulla necessità di un ulteriore rialzo nelle riunioni di dicembre e gennaio (probabilità cumulata attorno al 30%)”.
Piazza Affari: bancari ancora in luce guidati da Mps e Bper
I bancari restano sotto i riflettori in Borsa. Tra le migliori del paniere milanese c’è Mps che avanza del 4,6% e sfrutta ancora le promozioni firmate nei gironi scorsi dagli analisti, tra cui gli upgrade di Fitch (rating a BB) e Deutsche Bank (a Buy). Bper che sale di quasi il 3%, sui massimi da aprile 2017, ed è oggi tra i più scambiati del listino milanese.
Banche sotto i fari post trimestrali, alcune analisi
“La redditività delle banche italiane si è assestata su livelli elevati grazie agli ampi margini di interesse e ai bassi accantonamenti. I fondamentali finanziari sono solidi e le banche sono ben posizionate per affrontare una prospettiva economica più morbida e le incertezze sulla dinamica dei prestiti e dei depositi“, sottolineano gli analisti di Scope Ratings Alessandro Boratti e Marco Troiano in un report “Italian Bank Quarterly: growing resilience despite uncertainties” dedicato al settore.
Nelle scorse settimane le big del settore hanno annunciato i risultati finanziari, con un pieno di utili come messo in luce di recente da un report della Fabi. La stessa Fabi ha messo in evidenza come “l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Bce spinge i risultati del settore bancario che, a fine anno, potrebbero risultare in crescita del 70% rispetto ai 25 miliardi del 2022”. In particolare, secondo le stime della federazione guidata da Sileoni potrebbero superare quota 40 miliardi di euro gli utili totali che le banche italiane realizzeranno nel 2023: in proiezione, i profitti del settore bancario del nostro Paese si attesteranno, complessivamente, attorno a 43 miliardi e 431 milioni.
Tra i singoli titoli in evidenza oggi figura anche Banca Popolare di Sondrio (+3,1%). L’agenzia DBRS Morningstar, al termine del processo di revisione annuale del giudizio, ha confermato tutti i rating assegnati alla banca lombarda, tra i quali quello emittente di lungo termine al livello investment grade “BBB (low)“, e al contempo ha migliorato il trend da “stabile” a “positivo”. Il miglioramento del trend, si legge in una nota, riflette la valutazione dell’agenzia di rating riguardo all’evoluzione positiva dei fondamentali finanziari di Banca Popolare di Sondrio.
Erg allunga il passo dopo i conti e la guidance
Erg allunga il passo in Borsa dopo la pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2023 e la revisione al rialzo della guidance per l’intero 2023. Il titolo sale di circa il 2%. “Indicazioni tutto sommato positive dalla trimestrale Erg che riporta numeri sostanzialmente in linea con le attese (meglio sul debito) con guidance leggermente migliorata sul 2023”, commentano gli analisti di Equita che confermano la valutazione buy su Erg.
Guardando ai risultati, nel terzo trimestre la società ha registrato un MOL consolidato adjusted pari a 102 milioni di euro, rispetto a 118 milioni del corrispondente periodo del 2022. Il risultato netto adjusted delle attività continue di Gruppo si attesta a 35 milioni, in linea con il terzo trimestre 2022. Con riferimento ai 9 mesi il MOL consolidato adjusted passa da 390 a 365 milioni, mentre l’utile netto rettificato delle attività continue si incrementa da 115 a 149 milioni.
In tema di guidance 2023, Erg ha annunciato una revisione al rialzo l’intervallo atteso per il margine operativo lordo, ora compreso tra 490 e 520 milioni (in precedenza 480-520 milioni), e conferma l’indicazione su investimenti, attesi tra 500 e 600 milioni di euro, e indebitamento finanziario netto, tra i 1.400 e i 1.500 milioni, invariato nonostante gli esborsi previsti per il programma di buyback.