Tim, agenzie rating scommettono su deal NetCo e preparano upgrade. Radar Consob su Merlyn
Tim si conferma anche oggi una delle storie di Piazza Affari. Diversi gli spunti: dalla valutazione positiva di Fitch alle mosse della Consob che ha puntato i riflettori sul fondo Merlyn Partners SCSp e RN Capital Partners (società che hanno provato a mettersi di traverso nella vendita di NetCo a KKR). Quest’ultimi, proprio su richiesta dell’autority guidata da Paolo Savona, hanno messo in chiaro la partecipazione azionaria detenuta nel big italiano delle telecomunicazioni.
La decisione di Fitch: “Rating Watch Positive”
Avvio d’ottava positivo per Tim che avanza di quasi il 4% a Piazza Affari posizionandosi tra i migliori titoli del Ftse Mib. Il titolo ha iniziato l’ottava con la valutazione positiva da parte di Fitch che dopo l’approvazione del consiglio di amministrazione all’offerta vincolante del fondo Usa per NetCo ha deciso di porre il rating di Tim in “Rating Watch Positive” (RWP).
Una decisione spiega l’agenzia di rating, che “riflette le aspettative di un rischio finanziario significativamente inferiore per Tim dopo il completamento della cessione e del rimborso del debito”. “Ci aspettiamo che il beneficio del significativo deleveraging annunciato possa compensare l’indebolimento del profilo di business di Tim dopo la cessione di NetCo – spiegano da Fitch -. La combinazione di questi fattori potrebbe probabilmente portare a un upgrade a “BB+” al momento della risoluzione del RWP, che avverrà dopo il completamento della cessione e il pagamento anticipato del debito secondo i piani“. Ricordiamo la transazione dovrebbe concludersi nel corso del terzo trimestre del 2024.
Anche Moody’s e S&P si preparano a una potenziale promozione
Nei giorni scorsi anche S&P Global Ratings si era mossa, ponendo il rating di Tim sotto osservazione per un possibile rialzo. “A seguito del recente annuncio per cui il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato l’offerta di Kkr su NetCo”, “abbiamo quindi posto tutti i nostri rating su Tim, compreso il nostro rating creditizio a lungo termine ’B+’, su CreditWatch con implicazioni positive”.
La prima delle tre agenzie ad entrare in azione era stata Moody’s, proprio post approvazione del cda della proposta di KKR. L’agenzia aveva annunciato di avere posto il rating di Tim sotto osservazione per un potenziale upgrade.
“Abbiamo posto i rating di Telecom Italia sotto revisione un aggiornamento perché, se la cessione di NetCo venisse completata come previsto, l’attesa riduzione di 14 miliardi di euro del debito netto porterà a un significativo miglioramento del profilo finanziario della società”, afferma Ernesto Bisagno, Vice President – Senior Credit Officer di Moody’s e lead analyst di Telecom Italia. “Se l’operazione si concludesse come previsto, potremmo annunciare un unpgrade di uno o due gradini”, precisa Bisagno.
Consob punta i fari su Merlyn&CO
Intanto nel fine settimana su richiesta della Consob sono arrivate le precisazioni sulle quote azionarie detenute da Merlyn, il fondo lussemburghese di Alessandro Barbana, ex di JP Morgan. Le due realtà detenevano congiuntamente alla data del 6 novembre scorso (in proprio o per delega), complessivamente 3.231.657 azioni ordinarie di Telecom Italia, pari allo 0,021% del capitale ordinario e allo 0,015% del capitale sociale. “Alla data odierna – si legge nella nota diffusa ieri – non sono intervenute modifiche rispetto a tale partecipazione”.
Lo scorso 3 novembre, in una nota Merlyn aveva fatto sapere di avere “ribadito a Tim di avere più dossier titoli, per una quota del capitale inferiore al 3%. Parimenti, è stata data disclosure di un solo dossier titoli per dimostrare correttamente il suo essere azionista. Lo stesso ha fatto RN Capital che ha dichiarato un dossier titoli di Stefano Siragusa”. Il fondo dichiarava così che la somma di tutti i suoi dossier portano a una quota inferiore al 3%.
Il fondo aveva poi sottolineato come non fosse “compito della società verificare le quote, ma ascoltare gli azionisti” e aveva aggiunto che “quello che stupisce è che la società si rifiuti di ascoltare le idee degli azionisti grandi o piccoli nonostante questo sia previsto dal codice di engagement della società pubblicato sul sito”.
La proposta alternativa di Merlyn&CO era arrivata a sorpresa a fine ottobre, proprio alla vigilia delle riunioni del consiglio di amministrazione di Tim per decidere sulla proposta vincolante di KKR. Una proposta nuova e aternativa per la Rete di Tim confezionata da Alessandro Barnaba, ex di JPMorgan, e da Stefano Siragusa, ex vicedirettore generale di Tim che ha lasciato l’azienda nel dicembre 2022. Un piano descritto accuratamente nella lettera indirizzata al board di Tim con un chiaro oggetto: “un futuro diverso per Tim” nel quale promuovevano “un piano alternativo nell’interesse degli azionisti di Tim e dell’Italia“.
Tim: per Equita “risultati nel complesso di supporto a livello operativo”
Gli analisti di Equita sono tornati oggi ad analizzare i conti di Tim, diffusi la settimana scorsa. “I risultati sono stati nel complesso di supporto a livello operativo, con una conferma per il secondo trimestre di seguito della crescita dell’Ebitda domestico (Adj. Ebitda aL +3.6%, 2% sopra le attese nostre e di consensus) e con una prosecuzione della forte crescita in Brasile (Adj. Ebitda aL +21%, 3% sopra le nostre attese e 6% sopra consensus)”, commentano gli esperti che segnalano un “punto debole” che resta il free cash flow, ancora negativo per € 274 milioni nel terzo trimestre (907 milioni nei 9 mesi del 2023), causa maggiori oneri finanziari. “I risultati rendono quindi ancora più evidente a nostro avviso la necessità per il gruppo di procedere con la cessione di NetCo, come deciso dal cda la settimana scorsa”, aggiungono dalla sim.