Apertura Borse oggi, 13 novembre 2023: Borse in rialzo nella settimana dell’inflazione Usa
Avvio all’insegna della positività in Europa e a Piazza Affari, con tutti i principali listini che avviano la settimana in verde. Gli operatori continuano a monitorare i discorsi dei banchieri centrali e l’agenda macroeconomica, mentre sullo sfondo rimangono le preoccupazioni per l’evolversi delle tensioni in Medio Oriente.
Il sentiment degli operatori ha risentito del discorso piuttosto “falco” del Presidente Fed Powell, in cui ha lasciato intendere che il ciclo di stretta monetaria negli Stati Uniti non è necessariamente terminato. Ecco che da questo punto di vista sarà cruciale il dato di questa settimana sull’inflazione negli Stati Uniti.
Ma non solo, un altro elemento di preoccupazione ci giunge dal declassamento di Moody’s delle prospettive del debito americano. In particolare, venerdì l’agenzia di rating ha si confermato il rating degli Stati Uniti a “AAA“, tuttavia ha tagliato l’outlook da “stabile” a “nagativo”.
Intanto, oggi chiusura debole per le borse asiatiche; mentre venerdì seduta positiva per Wall Street, con l’indice S&P 500 che ha terminato in rialzo del +1,5%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 13 novembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 ha iniziato la seduta in rialzo dello 0,48%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,68%.
Segno più anche per il Dax tedesco (+0,28%), ma anche per il Cac40 francese (+0,47%). Bene anche l’Ibex35 spagnolo (+0,54%) e il Ftse100 inglese (+0,45%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti sui bancari con Banca Mps (+5,26%), Banco Bpm (+4,22%) e Bper Banca (+3,29%).
Al contrario, vendite su Snam (-o,7%), Terna (-0,63%) e CNH Industrial (-0,56%).
Prosegue intanto a Piazza Affari la stagione degli utili e oggi sono attesi i conti trimestrali di Generali ed Erg, mentre domani sarà il turno di A2a.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti obbligazionari ancora sotto i riflettori, con il decennale italiano che avvia la seduta in lieve calo al 4,56%, con lo spread Btp-Bund in area 184 bp. Negli Stati Uniti il rendimento del T-note è al 4,62%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Tra le materie prime, ancora in calo il prezzo del petrolio. Il Brent viaggia poco sopra la soglia degli 80 dollari al barile, mentre WTI poco sotto i 76 dollari.
In calo anche il prezzo dell’oro in area 1.941 dollari l’oncia.
Gli appuntamenti macro da monitorare
L’inflazione (martedì), i prezzi alla produzione (mercoledì) negli Usa, saranno al centro dell’attenzione la prossima settimana.
L’inflazione resta uno dei temi chiave per i mercati e secondo le attese tra settembre e ottobre i prezzi dovrebbero essere aumentati solo dello 0,1%. In ogni caso, l’attesa è di un rallentamento nella componente principale, mentre quella base dovrebbe restare stabile al 4,1% (consensus Bloomberg).
A livello macro, in settimana saranno pubblicati anche altri dati di rilievo. Tra questi l’indice tedesco Zew, l’inflazione in UK ma anche la seconda lettura del Pil e l’inflazione per l’area euro.
In Cina, importanti indicazioni per il mese di ottobre sono attese giovedì con la pubblicazione delle vendite al dettaglio e produzione industriale dati che saranno utili per valutare la forza dell’economia all’inizio dell’ultimo trimestre dell’anno.
Focus sulla decisione di Moody’s
Dopo le decisioni di S&P Rating, Dbrs e Fitch, questa settimana arriverà anche il giudizio di Moody’s (il cui rating è a un passo da junk, ovvero spazzatura).
Questa sarà la più attesa dato che l’agenzia di rating Usa è l’unica agenzia con un outlook negativo nei confronti dell’Italia ed è sempre lei che in primavera minacciò un declassamento del rating tricolore.
Intanto, ricordiamo che venerdì scorso, Fitch ha confermato il rating sul nostro Paese lasciandolo “BBB con outlook stabile”.