Bitcoin crolla fino a -17%, inizio turbolento dell’esperimento El Salvador
L’esperimento di El Salvador sull’utilizzo del bitcoin come valuta legate ha avuto un inizio alquanto turbolento con problemi tecnici che hanno comportato la disconnessione del portafoglio bitcoin. I problemi adesso sembrano essere stati superati e il presidente Nayib Bukele ha twittato che l’app è di nuovo disponibile per il download. Le quotazioni del Bitcoin, scese ieri fino a -17%, rimangono ancora sotto pressione (-13% in area 45.000$) così come quelle delle altre maggiori criptovalute, rimangono però sotto pressione con cali a doppia cifra nelle ultime 24 ore. Il Bloomberg Galaxy Crypto Index, che tiene traccia di alcune delle più grandi criptovalute, ha perso fino al 19%.
La criptovaluta più grande del mondo è scesa ieri fino a $ 42.921,27, secondo i dati CoinDesk.
Bukele ha affermato che il suo paese ha approfittato del crollo per comprare sulla debolezza, aggiungendo 150 bitcoin per portare la sua partecipazione totale a 550, per un valore di circa 26 milioni di dollari.
Il piano di Bukele
Il piano di El Salvador rappresenta il test più grande finora per Bitcoin. Non mancano i dubbi tra la popolazione di El Salvador e in generale circa l’effettio uso della criptovaluta da parte di un numero significativo di persone e se questo porta dei benefici alla nazione impoverita dell’America Centrale. Le aziende del paese dovranno accettare bitcoin in cambio di beni e servizi e il governo lo accetterà per il pagamento delle tasse. Il piano è nato da un’idea del presidente quarantenne di El Salvador, che afferma che attirerà più persone nel sistema finanziario e più economico trasferire denaro (L’economia di El Salvador è fortemente dipendente dalle rimesse inviate dai migranti all’estero, che lo scorso anno hanno totalizzato 6 miliardi di dollari).
L’amministrazione Bukele ha installato 200 ATM bitcoin in tutto il paese che possono essere utilizzati per scambiare la criptovaluta con dollari USA. Il ministero delle Finanze ha creato un fondo di 150 milioni di dollari presso la banca statale Banco de Desarrollo de la Republica de El Salvador, Bandesal, per sostenere le transazioni. Tuttavia, il dollaro rimarrà la valuta nazionale ai fini della contabilità pubblica e i commercianti che non sono tecnologicamente in grado di ricevere la valuta elettronica saranno esentati dall’obbligo di accettare bitcoin come mezzo di pagamento.
L’introduzione del bitcoin come valuta legale è ampiamente impopolare con due terzi dei cittadini salvadoregni che ha affermato che la legge dovrebbe essere abrogata, mentre oltre il 70% ha affermato di preferire l’utilizzo di dollari statunitensi.