I tre titoli di oggi a Piazza Affari: focus su Bper Banca, Banca Mps ed Enel
Seduta all’insegna della debolezza a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che prende fiato dopo i recenti rialzi e al momento mostra una flessione dello 0,59%, trovandosi così nuovamente sotto quota 28.500.
A Piazza Affari, l’attenzione degli investitori è focalizzata sui conti trimestrali e dopo quelli usciti ieri (Enel, CNH Industrial, Banco Bpm, Banca Mps, FinecoBank e Recordati), oggi si seguiranno i risultati di Bper Banca, Nexi, Snam e Tim.
Tra i titoli da monitorare per la seduta di oggi troviamo i due bancari: Bper Banca che al momento cede oltre il 3% in attesa dei conti trimestrali e Banca Mps anch’essa debole nonostante i buoni conti trimestrali.
Da seguire anche la seduta di Enel che ieri ha presentato i suoi conti del terzo trimestre, ma anche quella di Cnh Industrial che in attesa di lasciare Piazza Affari ha rivisto al ribasso le previsioni sui ricavi 2023, a causa dell’indebolimento delle condizioni del mercato.
Occhi puntati anche su Tim dopo la recente decisione del Cda sul futuro della rete fissa, ma anche su Recordati che ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto pari a 304,5 milioni di euro, in rialzo del 26,1%.
Bper Banca debole in attesa dei conti
A Milano, seduta all’insegna delle vendite (-3,3%) per Bper Banca che oggi pubblicherà i suoi conti trimestrali. In particolare, secondo le stime degli analisti raccolte da Bloomberg, il colosso bancario di Modena è atteso chiudere il terzo trimestre con un utile operativo di 671 milioni di euro, con un incremento del 3% su base trimestrale.
Sono visti sostanzialmente stabili i ricavi, che nel trimestre sono stimati a quota 1,32 miliardi di euro, in leggero decremento rispetto al secondo trimestre di quest’anno (1,334 mld di euro).
Gli analisti di Equita stimano “un altro forte trimestre” per Bper e ha migliorato anche l’outlook sugli anni 2023-25 dell’11% in media, principalmente “per incorporare un maggiore NII, dunque un margine netto di interesse più alto”. In tal senso, il nuovo outlook di Equita prevede un utile netto di 1,4 miliardi, senza includere per il momento l’eventuale impatto dalla tassa sugli extraprofitti.
Tuttavia, dal punto di vista grafico Bper Banca dopo aver ritestato nella seduta di lunedì 6 novembre il livello di resistenza a quota 3,2 euro, ha invertito la direzione perdendo da li il 5% circa. In caso di prosecuzione delle vendite, i più importanti livelli supportivi sono prima in area 2,9 euro e poi verso i 2,77 euro, minimi consolidati tra settembre e ottobre.
In ogni caso, la tendenza positiva nel medio periodo di Bper Banca è confermata dalla posizione dei prezzi al di sopra delle medie mobili principali a 50 (linea blu) e 200 periodi (linea arancione), ma anche dalla posizione Long dei principali indicatori di direzione (es. Parabolic Sar e medie). Da inizio anno il titolo mostra un progresso del +58%, +200% dai minimi del 2020. La debolezza di breve periodo è osservabile anche dal più reattivo oscillatore di momentum RSI (7) che dopo essere entrato in area di ipercomprato ha invertito la direzione e si sta riportando in zona neutra intorno al 50.
Banca Mps chiude in utile i primi 9 mesi
Sotto la parità (-1,8%) anche Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) che ieri ha presentato i suoi risultati finanziari consolidati al 30 settembre 2023. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 928 milioni di euro, invertendo così la tendenza rispetto alla perdita di oltre 330 milioni registrata nel medesimo periodo dello scorso anno.
Nei primi nove mesi, è migliorato anche il risultato operativo lordo che ha raggiunto 1.446 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto a settembre 2022, e questo grazie al miglioramento dei ricavi e agli interventi sui costi operativi.
In questo contesto, MPS ha rafforzato la sua posizione patrimoniale, con un CET1 ratio fully loaded del 16,7%, in aumento di oltre 80 punti base.
A livello grafico permane la situazione di stallo per Monte dei Paschi di Siena, che da inizio luglio sta consolidando l’area compresa tra il livello di supporto a quota 2,23 euro e la resistenza in area 2,8 euro. Ecco che dal punto di vista operativo sono proprio questi due i livelli che gli operatori monitoreranno maggiormente per prendere posizioni al rialzo o al ribasso sul titolo. Mps, dal punto di vista tecnico si mantiene comunque al di sopra delle principali medie mobili a 50 e 200 periodi e da inizio anno mostra un rialzo del 30%, +40% rispetto i prezzi di un anno fa.
Enel, l’utile balza e alza la guidance
Seduta fiacca per Enel, che a metà mattina mostra una flessione dello 0,36% a quota 6,1 euro. Il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un Ebitda (Margine Operativo lordo) di 16,4 miliardi di euro, con un vigoroso incremento di quasi il 30% su base annua.
Stessa tendenza anche per l’utile netto che è balzato del 65% rispetto lo scorso anno, raggiungendo i 5 miliardi di euro; mentre l’Ebit si è avvicinato ai 10 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 62%.
Ma non solo, “alla luce della solida performance operativa registrata nei nove mesi”, il gruppo ha rivisto al rialzo la guidance per il 2023 relativa all’Ebitda e all’utile netto.
Dal punto di vista grafico, migliora la situazione di Enel che dai minimi di fine settembre ha già guadagnato l’11%, portando così il bilancio da inizio anno ad un rialzo del 20%. Il titolo si trova al di sopra delle medie mobili principali a 50 e 200 periodi e in caso di debolezza di breve periodo il livello di supporto più importante è in area 5,8 euro, livello da cui transita la media mobile a 200 periodi (linea arancione). Da questo punto di vista, una mancate tenuta di quest’ultima area di supporto potrebbe riportare i prezzi verso quota 5,5 euro, livello minimo di ottobre. Al rialzo, l’area di resistenza principale e che ha già respinto più volte i prezzi è a quota 6,34 euro.