I tre titoli di oggi a Piazza Affari: occhi puntati su Poste Italiane, Cnh Industrial e Nexi
Seduta poco mossa al momento per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che si trova poco sopra la parità (+0,15%), mantenendosi comunque al di sopra di area 28.500 punti, in un contesto di debolezza generalizzata per le borse europee.
A Piazza Affari gli investitori continueranno anche oggi a monitorare i risultati trimestrali delle big del listino principale: Banco Bpm, FinecoBank, Banca Mps, Cnh Industrial, Enel e Recordati.
Tra i titoli da monitorare per la seduta di oggi a Piazza Affari troviamo: Poste Italiane dopo i conti trimestrali e Nexi in attesa dei conti e dopo le nuove indiscrezioni. Occhi puntati anche su Cnh Industrial e su Tim dopo la recente decisione del Cda sul futuro della rete fissa.
Poste Italiane tonica dopo i conti trimestrali
Andamento sostenuto per Poste Italiane che ieri ha presentato conti trimestrali e al momento si trova in rialzo di oltre l’1,3% a quota 9,7 euro. Nel dettaglio, il gruppo guidato da Del Fante ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 382 mln di euro, in calo del 15% su base annua; mentre nei primi nove mesi l’utile si è attestato a 1,5 miliardi (+5,8% rispetto i nove mesi del 2022). Nel trimestre i ricavi si sono attestati a
I ricavi sono stati “trainati da pacchi, pagamenti e margine di interesse” e sono saliti del 3,6% su base annua a 2,8 miliardi di euro, +6.8% a € 8,9 miliardi nei nove mesi del 2023.
Questi risultati sono poco sopra le attese degli analisti, ma il titolo beneficia anche della revisione al rialzo della guidance per il 2023. In particolare, ora la società si aspetta di chiudere il 2023 con un Ebit di 2,6 miliardi di euro (nella precedente stima la società si aspettava di chiudere l’anno con Ebit di 2,5 miliardi).
Gli analisti di Equita hanno confermato il rating “Buy” su Poste Italiane un, con target price a quota 12 euro. Equita segnala che Poste Italiane “ha un P/E 2024 di 7x ed offre un dividend yield dell’8%”.
Occhi al Death Cross
Dopo i conti trimestrali il titolo Poste Italiane mostra al momento un progresso di oltre l’1%, portando così il bilancio da inizio anno ad un +5,5%. Dai minimi di fine ottobre Poste ha già guadagnato oltre il 7% rompendo al rialzo l’importante livello di resistenza statica, ora principale livello di supporto di breve periodo, a quota 9,4 euro ad azione.
Dal punto di vista grafico Poste, con i recenti acquisti, si è riportato nei pressi delle medie mobili a 50 e 200. Tuttavia, da questo punto di vista notiamo che la media di breve (linea blu) si è riportata al di sotto della media di lungo periodo a 200 giorni (linea arancione). Ecco che questa configurazione tecnica è chiamata Death Cross (incrocio della morte) ed è un segnale di debolezza per il titolo.
Poste si trova ancora distante il 7% dai massimi di periodo di quest’estate e lontano il 23% dai massimi storici segnati a ottobre 2021.
CNH Industrial in luce dopo l’annuncio del delisting
In attesa dei conti trimestrali, il Cda di CHN Industrial ha comunicato oggi di aver approvato la richiesta di revoca dalla quotazione da Euronext Milano. Come previsto quindi Piazza Affari darà l’addio ad un’altra big che lascerà ufficialmente la Borsa di Milano per rimanere quotata solo sul Nyse.
Al momento il titolo viaggia in rialzo di oltre il 3% (tra i migliori del listino principale) a quota 10,9 euro ad azione.
Il delisting avrà effetto non prima di 45 giorni e, secondo i vertici della società, la quotazione unica a New York sarà effettiva da inizio gennaio 2024.
Questa decisione è in linea con le ultime indicazioni della società ed è stata presa “dopo un’attenta valutazione dei volumi di scambi relativi sulle due borse”.
Ma non solo, oggi i board del colosso italo-statunitense hanno approvato una nuova tranche di buy-back fino ad $1 miliardo da realizzare tra l’8 novembre 2023 e il 1 marzo 2024. Secondo gli analisti di Equita, (che mantengono un rating “Hold” su Cnh Industrial, con il prezzo obiettivo a quota 17,5 euro), il “buy-back possa considerarsi sufficiente a compensare il potenziale flowback, inizialmente stimato in 7/10% del capitale”.
Dal punto di vista tecnico, nonostante la debolezza da inizio anno (-27% Ytd), il titolo da inizio novembre ha trovato supporto in area 9,9 euro e da li è rimbalzato. In caso di proseguimento degli acquisti, i prossimi livelli di resistenza sono a 11,5 euro, prezzi di fine settembre.
Cnh si trova al di sotto delle principali medie mobili a 50 e 200 periodi, ma anche al di sotto della trendline ribassista costruita dai massimi di inizio anno.
Nexi volatile e in balia dei rumors
Tra i titoli più performanti della seduta di oggi a Piazza Affari troviamo Nexi, che al momento mostra un vigoroso rialzo di oltre il 3% a quota 6,13 euro. Gli acquisti di oggi arrivano dopo alcuni rumors che riguardano la società, con gli investitori che sono in attesa della pubblicazione dei conti trimestrali.
In particolare, gli investitori stanno monitorando diverse indiscrezioni su un eventuale interesse per la società da parte di alcuni fondi di investimento. Dopo i rumors di fine ottobre che vedevano un ipotetico interesse da parte del fondo CVC, Blackstone e Silver Lake, nelle ultime ore sono emerse nuove indiscrezioni che indicano un probabile interesse su Nexi da parte del fondo pensione canadese CPP (che gestisce $570 miliardi) e il fondo di private equity statunitense Francisco Partners.
In ogni caso, al momento nessuno di questi fondi citati ha dato un riscontro concreto a queste indiscrezioni.
Intanto, la società italiana dei pagamenti rilascerà giovedì 9 novembre i propri conti trimestrali e secondo le attese di Equita, Nexi dovrebbe chiudere il terzo trimestre con una crescita dell’Ebitda del 6% a quota 487 mln di euro, con l’attesa di un FY23 in linea con il minimo della guidance.
Infine, Equita su Nexi mantiene un rating “Buy” con target price a quota 10 euro ad azione.
Occhio alla divergenza rialzista
Dal punto di vista grafico, è bene evidente la fase di elevata volatilità sul titolo Nexi che mostra nelle ultime settimane diversi gap. Il titolo si trova al momento poco sopra la media mobile a 50 periodi (linea blu), ma è ancora lontano il 14% dalla principale media mobile a 200 periodi (linea arancione) su time frame daily.
Uno spunto tecnico ci arriva dall’oscillatore di momentum Rsi che ha realizzato una divergenza rialzista rispetto ai prezzi (ovvero Rsi con minimi crescenti e prezzi minimi decrescenti), un segnale positivo per il titolo Nexi.