I tre titoli di oggi a Piazza Affari: focus su Tim, Ferrari e Intesa Sanpaolo
Avvio di seduta e di settimana poco sopra la parità per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che si mantiene vicino ai 28.700 punti, in un contesto di moderati ribassi per le borse europee.
A Piazza Affari gli investitori seguiranno per tutta settimana i conti trimestrali delle big del listino principale, a partire dai risultati attesi oggi di Poste Italiane e in vista di quelli dei bancari dei prossimi giorni: Mps, Banco Bpm, FinecoBank, Bper Banca, Banca Mediolanum, Banca Generali. Da monitorare tra le altre anche quelli Enel, Tim e Leonardo.
Tim volatile dopo la decisione del Cda
Volatilità per il titolo Tim, che dopo un’avvio tonico (+5%) ha ritracciato e al momento mostra un calo di oltre il 2% rispetto alla chiusura di venerdì. Questo fine settimana si è tenuto il tanto atteso Cda di Tim che, al termine dei tre giorni di discussioni, si è espresso a favore dell’offerta vincolante per la rete fissa (NetCo) presentata negli scorsi mesi dal fondo KKR.
In particolare, il gruppo guidato da Labriola ha valorizzato l’offerta della rete fissa fino a 22 miliardi di euro (esclusa l’unità Sparkle). Il closing dell’operazione dovrebbe avvenire entro la prossima estate, ma rimane ancora da sciogliere il nodo Vivendi.
I francesi di Vivendi sono infatti, con una quota di oltre il 23,9%, i maggiori azionisti del colosso delle telecomunicazioni e nel corso delle ultime settimane hanno più volte richiesto un’assemblea straordinaria per valutare le offerte sulla rete. Tuttavia, le richieste di Vivendi non sono state prese in considerazione dal board di Tim che ieri si è espresso comunque a favore dello scorporo.
Secondo i vertici di Vivendi la delibera del Cda di Tim “è illegittima” e di conseguenza “Vivendi utilizzerà ogni mezzo a sua disposizione per contrastare tale decisione e tutelare i propri diritti e di tutti gli azionisti”.
Da questo punto di vista, secondo gli analisti di Equita (che mantengono rating “Buy” su Tim con target price a quota 0,4 euro),”le chance di Vivendi di bloccare l’operazione sono limitate”.
In questo contesto, volatilità sul titolo che in Borsa si muove contrastato. I principali livelli di supporto che potrebbero sorreggere le quotazioni in caso di ulteriori ribassi si trovano prima a quota 0,244 euro e poi verso i minimi di periodo a 0,237 euro.
Al contrario, al rialzo il target di breve periodo è in area 0,28 euro, livello da cui transitano anche le medie mobili principali a 50 e 200 periodi.
Ferrari, su nuovi massimi dopo i conti
Continua il rally di Ferrari che da inizio settimana scorsa ha già guadagnato oltre l’11% (+56% da inizio anno), con il titolo che sta registrando nuovi massimi storici. I recenti acquisti sono spinti dagli ottimi conti trimestrali sopra le attese degli analisti, con il gruppo che ha anche rivisto al rialzo le proprie proiezioni per l’anno in corso.
In particolare, settimana scorsa il cavallino rampante ha rotto al rialzo l’area di resistenza, ora principale supporto in area psicologica dei 300 euro.
Anche oggi il titolo mostra i muscoli in Borsa, con la candela odierna che mostra un gap up, ulteriore conferma della forza in atto sul titolo.
La tendenza di Ferrari è ampiamente positiva. Il titolo si mantiene al di sopra di una trendline rialzista dai minimi di giugno 2022, al di sopra delle medie mobili principali e con tutti gli indicatori di direzione in posizione long.
Intesa Sanpaolo verso i livelli del 2022
Andamento sostenuto anche per Intesa Sanpaolo che con il rialzo di oggi (+1,1%) porta il bilancio da inizio di settimana scorsa ad un +8,9%. Gli acquisti sul titolo arrivano in scia agli ottimi risultati trimestrali presentati dal Gruppo.
In particolare, la banca guidata da Messina ha archiviato il terzo trimestre con risultati ampiamente superiori alle attese del mercato, con una guidance sull’utile per il periodo 2024-25 che è vista in aumento rispetto al 2023 (> €7.5bn). I ricavi totali del gruppo si sono attestati a €6,367mn (+27% YoY), mentre l’utile operativo a €3,717mn (+1% rispetto al trimestre precedente e +57% rispetto lo scorso anno).
Dal punto di vista grafico, Intesa Sanpaolo si sta velocemente riportando verso i massimi di periodo di agosto a quota 2,63 euro. In caso di breakout con volumi in aumento di quest’ultimo livello di resistenza, è possibile il raggiungimento del prossimo target a quota 2,7 euro, prezzi di febbraio 2022.
Intanto, Equita su Intesa Sanpaolo mantiene un rating “Buy” con target price a 3,6 euro.