I titoli di oggi a Piazza Affari: occhi puntati su Tenaris (+9%), Ferrari e Iveco
Prove di forza in Europa, con tutti i principali listini che avviano il nuovo mese mostrando i muscoli dopo la debolezza registrata a settembre e ottobre. In questo contesto, l’indice EuroStoxx50 mostra un progresso del +1,2%, il Dax di Francoforte il+1,4%, mentre il nostro listino principale, l’indice Ftse Mib, balza di oltre l’1,6% trovandosi al momento vicino a quota 28.500 punti.
Tra le storie più interessanti per la seduta di oggi a Piazza Affari troviamo Tenaris in rally (+9,3%) dopo i conti trimestrali. Da monitorare anche la seduta di Ferrari che oggi presenterà i suoi risultati del terzo trimestre, ma anche Iveco Group che dopo la delusione dei conti ha perso molto terreno.
Oggi prevalgono gli acquisti sul listino principale con vendite al momento su Unicredit che cede lo 0,4%, dopo i rialzi della settimana scorsa. Deboli anche Banco Bpm e Bper Banca.
Tenaris balza (+9%) dopo i conti trimestrali
Gli acquisti di oggi su Tenaris sono sostenuti dagli ottimi conti trimestrali presentati dal gruppo. In particolare, il produttore di tubi ha chiuso il terzo trimestre con vendite per $3,24 miliardi, con un aumento dell’8,8% rispetto all’anno precedente e superando le stime ferme a $3,21 miliardi.
Oltre le attese anche l’Ebitda ($1 miliardo, +6,1%) e l’Ebitda margin (31% vs 29,3% previsto). Bene anche l’utile operativo che si è attestato a $867,9 milioni (+8,1%), contro i 796,7 milioni delle stime degli analisti. Nei primi nove mesi, il dividendo per azione di Tenaris è pari a $20 centesimi, in linea con le attese, con gli analisti che vedono con favore il piano di riacquisto da $1,2 miliardi e l’aumento dei dividendi.
In questo contesto, il titolo balza di quasi il 10% a 16,5 euro, portando così in positivo il bilancio da inizio anno.
Come vediamo dal grafico qui sopra, Tenaris con la candela di oggi ha migliorato sensibilmente la sua impostazione grafica, con il titolo che ha rotto al rialzo importanti livelli di resistenza. In particolare, i prezzi con l’apertura in gap up di oggi, hanno violato al rialzo l’area di resistenza sopra quota 16 euro, massimi di periodo raggiunti a metà ottobre.
In caso di proseguimento della forza le successive aree di resistenza che potrebbero ostacolare un’ulteriore avanzata si trovano a quota 17,35 euro, livelli massimi di febbraio 2023. Al contrario l’area supportiva da monitorare è quota 16 euro e poi verso i 14 euro, livello da cui transita anche la media mobile a 200 periodi.
Iveco Group soffre dopo i risultati
Vendite su Iveco Group dopo la presentazione di conti trimestrali a luci e ombre. Nel dettaglio, il gruppo è si riuscito a raddoppiare l’utile netto salito a 94 milioni di euro, ma ha deluso le aspettative sul fronte dei ricavi. In tal senso, le aspettative erano di 3,787 miliardi, ma si sono attestati a 3,757 miliardi di euro.
Nella seduta di ieri il titolo ha perso quasi il 9% riportandosi al di sotto della trendline rialzista costruita dai minimi di ottobre 2022. Le prossime aree supportive che potrebbero sorreggere le quotazioni si trovano prima verso quota 6,5 euro e poi in area psicologica dei 6 euro ad azione.
Dai massimi di periodo di agosto, il titolo ha già perso il 26%, ma il titolo da inizio anno mostra comunque un rialzo di oltre il 31%.
Ferrari tonica in attesa dei conti
Da monitorare anche la seduta di Ferrari, con gli investitori che sono in attesa di vedere i conti trimestrali del gruppo, in uscita nel primo pomeriggio. Secondo le attese di Bloomberg, il cavallino rampante dovrebbe chiudere il terzo trimestre con ricavi per 1,468 miliardi di euro, in aumento del 22,3% su base annua e in linea con gli 1,474 miliardi realizzati nel secondo trimestre.
L’Ebitda è visto in aumento del 34,4% su base annua comparabile a circa 560 milioni. A livello di Ebit invece ci si attende un miglioramento del 39,9% a oltre 388 milioni. Infine, l’Eps è stimato in aumento tendenziale del 37,5% a 1,61 euro, contro 1,83 euro del secondo trimestre.
Secondo gli analisti di Equita Sim, Ferrari è sulla buona strada per centrare la parte alta della guidance 2023, rivista già al rialzo dopo i risultati del secondo trimestre, se non addirittura superarla.
Da inizio anno il titolo Ferrari mostra un rialzo di circa il 40%, avvicinandosi ai massimi storici e testando la soglia dei 300 euro.
Gli analisti che seguono la società sono perlopiù ottimisti, con 13 Buy, 11 Hold e 2 soli Sell e un target price medio a 12 mesi a 313,7 euro, il che implicherebbe un ulteriore rendimento del 10% rispetto ai prezzi attuali a Milano.