Apple alla prova dei conti il 2 novembre: ecco cosa aspettarsi
Domani sera, a mercati chiusi, Apple svelerà i conti del quarto trimestre fiscale (concluso il 1° ottobre). Ecco le stime degli esperti e le tematiche più importanti che gli investitori attendono di scoprire.
Le stime degli analisti sul 4Q di Apple
Le stime raccolte da Bloomberg indicano per Apple un fatturato di 89,34 miliardi di dollari, in calo dell’1% tendenziale dopo il +8% registrato nel 2022. In particolare, dovrebbe pesare la contrazione delle vendite di prodotti (-4%), appesantite da iPad e Mac, mentre i servizi sono previsti in espansione dell’11% a 21,4 miliardi di dollari, in accelerazione rispetto al 5% del 4Q 2022.
Il margine operativo è atteso in aumento di 165 pb al 29,3%, mentre l’EPS diluito è visto in miglioramento dell’8% a 1,39 dollari.
Con riferimento all’intero esercizio, si prevede un turnover di 383 miliardi di dollari, in calo del 3%, con ricavi da prodotti per circa 299 miliardi ed entrate da servizi per 84 miliardi. L’Eps atteso è sostanzialmente in linea con il periodo di confronto, pari a 6,07 dollari per azione contro 6,11 dollari.
Focus su iPhone, servizi e AI
Come sempre gli operatori monitoreranno con attenzione le indicazioni relative alle vendite di iPhone, dopo il lancio del nuovo modello. In particolare, potrebbero emergere spunti sull’andamento delle vendite nella prima parte del trimestre natalizio, un periodo chiave per le vendite.
L’altro grande filone riguarda la crescita dei servizi, che trainano la marginalità e possono fornire indicazioni sulla domanda dei consumatori. Secondo Bloomberg Intelligence, le vendite di prodotti potrebbero diminuire del 5-7% rispetto allo scorso anno e i servizi crescere di poco più del 10%.
Da seguire eventuali spunti sull’applicazione di tools di intelligenza artificiale nei prodotti, oltre al piano di buyback, che potrebbe risultare in linea con gli ultimi tre trimestri con acquisti di azioni proprie per circa 19 miliardi di dollari.
Cresce la concorrenza in Cina
Un fattore chiave per Apple è la domanda nel vasto mercato della Cina, dove però stanno emergendo diverse problematiche. Innanzitutto, una ripresa dei consumi più lenta del previsto, che sta frenando la domanda di iPhone. A questa si aggiungono una maggior concorrenza di Huawei e le tensioni internazionali con gli Usa. Questi due fattori, in particolare, rischiano di rappresentare un freno nel lungo termine e preoccupano maggiormente gli investitori.
Non a caso, il lancio del Huawei Mate 60 Pro, che monta un processore sviluppato internamente, è stato proposto come una vittoria nei confronti delle sanzioni statunitensi, volte a limitare la potenza tecnologica di Pechino.
Apple svela i nuovi modelli Mac
Intanto, Apple ha lanciato una gamma aggiornata dei suoi pc Mac, ormai in servizio da 40 anni. In particolare, ha presentato i nuovi MacBook Pro e iMac, che montano i chip proprietari M3 da 3 nanometri.
I nuovi dispositivi arrivano in una fase critica, in cui il mercato dei pc tenta di risollevarsi dopo il crollo post pandemico ed Apple si trova a fronteggiare una crescente concorrenza da parte di player come Nvidia e Qualcomm.
Per quanto non sia più al centro della strategia di Apple, il Mac resta un’importante fonte di ricavi, con un peso intorno al 10% del giro d’affari, più dell’iPad e circa lo stesso dei prodotti wearable. Le entrate da Mac nel trimestre natalizio dovrebbero attestarsi a circa 8 miliardi di dollari delle festività natalizie, in aumento su base annua ma in calo rispetto al 2021, ancora caratterizzato dalla pandemia.
Il titolo in borsa e le raccomandazioni dei broker
Apple figura tra i protagonisti del rally azionario della prima metà del 2023, insieme ad altre big tech di Wall Street. Da inizio anno, il titolo evidenzia un progresso di oltre il 29%, con un picco di 196 dollari toccato a fine luglio, per poi ridimensionarsi.
Le raccomandazioni degli analisti sulle azioni della Società si dividono fra 34 Buy, 16 Hold e 3 soli Sell.
Il prezzo obiettivo medio fra gli studi aggiornati più di recente si attesta a 199,8 dollari, per un potenziale rialzo del 18,5% rispetto alle quotazioni attuali.