Poste, preview sul 3° trimestre. Analisti guardano a nuovo business plan e mosse Mef
Poste Italiane guarda all’appuntamento con i conti trimestrali in uscita a novembre. Osservando il calendario delle trimestrali delle big del Ftse Mib, il prossimo 6 novembre il consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Matteo Del Fante si riunirà per l’approvazione dei risultati al 30 settembre, che verranno ufficialmente presentati al mercato il giorno successivo (7 novembre). Nell’attesa, si parte dalle stime degli analisti relativi al terzo trimestre 2023.
Preview terzo trimestre, ecco cosa dicono gli analisti
Stando alle previsioni del consensus degli analisti che seguono il titolo Poste Italiane, nel terzo trimestre i ricavi del gruppo dovrebbero raggiungere la soglia dei 2.826 milioni di euro, con la voce ‘servizi finanziari’ a quota 1.204 milioni, mentre quella corrispondenza, pacchi e distribuzione a 854 milioni. E infine i ricavi dei servizi di pagamento e mobile dovrebbero attestarsi a 396 milioni e quelli servizi assicurativi a 371 milioni. Il risultato operativo (Ebit) è invece atteso a quota 527 milioni, mentre l’utile d’esercizio è visto a 384 milioni di euro.
Le attese di Equita
“Ci aspettiamo una crescita low single digit dei ricavi, con solidi trend commerciali e ratio patrimoniali, mentre la marginalità sarà impattata negativamente dalla contabilizzazione di parte del premio straordinario di risultato di mille euro per dipendente (totale circa 150 milioni di euro), come comunicato dai sindacati”, sottolineano gli analisti di Equita che hanno un rating buy su Poste Italiane, con un target price rivisto al ribasso del 4% a 12 euro “principalmente per effetto tassi”. Nel dettaglio, gli esperti della sim nella loro preview indicano ricavi pari a 2.815 milioni (+3% a/a) e un Ebit atteso in discesa del 21% a 519 milioni.
Da Equita sottolineano infine che “la società sta lavorando al nuovo business plan che dovrebbe essere presentato al più tardi con la pubblicazione dei risultati 2023”.
Barclays boccia Poste e dice equal weight
Intanto nei giorni scorsi Poste Italiane ha incassato la bocciatura di Barclays che ha abbassato il rating a equal weight dal precedente overweight. Rivisto al ribasso anche il prezzo obiettivo, che passa da 12 a 10,6 euro. Secondo gli esperti della banca inglese, le azioni saranno volatili in scia a tre catalyst, tra cui la presentazione del nuovo business plan.
Barclays, in particolare, indica tra i temi da seguire per il titolo: “il possibile collocamento di una quota da parte del Governo, che è il principale azionista con una quota del 64% circa. Il ministero dell’Economia ha confermato l’intenzione di mantenere il controllo di Poste, ma rientra nei 20 miliardi di euro di proventi dal progetto privatizzazioni inserito nella Legge di Bilancio”. Tra i driver da seguire c’è l’attesa per il nuovo piano industriale ma anche il tema del rinnovo del contratto di lavoro con il management che è al tavolo con i sindacati.
Per quanto riguarda la trimestrale, che verrà diffusa il prossimo 7 novembre, Barclays si attende un utile netto di gruppo in calo del 29% a 321 milioni, con un Ebit, anch’esso in flessione a doppia cifra a 501 milioni (-24% a/a).