Apertura Borse oggi, 10 ottobre 2023: Europa rimbalza dopo le tensioni in Medio Oriente
Partenza in deciso rialzo per i principali listini europei con l’attenzione che rimane rivolta alle banche centrali e alla crisi in Medio Oriente. Questa mattina mercati azionari prevalentemente positivi in Asia, dopo la chiusura positiva di Wall Street, che è riuscita a recuperare terreno nonostante l’escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, scatenata dall’attacco di Hamas a Israele.
A sostenere il rimbalzo dopo la sessione debole di ieri contribuiscono i segnali accomodanti giunti da alcuni esponenti della Fed, secondo cui la recente impennata dei rendimenti potrebbe rendere non necessari altri aumenti dei tassi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 10 ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia la seduta in calo rialzo dell’1,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un guadagno dell’1,3% in area 28.000 punti.
Acquisti anche il Dax tedesco (+1,4%), ma anche il Cac40 francese (+1,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,4%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Telecom Italia (+4%), Cnh Industrial (+2,3%) e Ferrari (+2,1%).
Al contrario, tra i peggiori troviamo il comparto oil con Tenaris (-0,9%) ed Eni (-0,8%).
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, i rendimenti dei Treasury decennali sono scesi al 4,66% grazie ai toni “dovish” delle ultime dichiarazioni, mentre lo spread Btp-Bund scende a 203 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,81%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Tra le materie prime, il petrolio perde leggermente terreno dopo il balzo di ieri, con il Brent in area 87 dollari al barile. Ancora in rialzo il gas a 46€/Mwh, in scia alle tensioni in Medioriente.
Sul Forex, euro/dollaro stabile in area 1,056 mentre il dollaro/yen risale a quota 149.
Gli eventi da monitorare
Il focus di questa settimana sarà la pubblicazione del dato sull’inflazione statunitense per il mese di settembre, attesa giovedì in lieve rallentamento sia sul dato primario (3,6% da 3,7%) che su quello base (4,1% da 4,3%).
Occhi puntati anche sul dato sull’inflazione in Cina, atteso per venerdì ad un valore poco sopra lo 0%. Sempre in Cina saranno da monitorare i dati commerciali (venerdì) e all’aggregato finanziario di settembre.
Sul fronte banche centrali sono previsti numerosi interventi da parte dei banchieri sia della Bce sia della Fed, molti di essi parteciperanno alla riunione annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario in Marocco.
Da monitorare anche la pubblicazione dei verbali delle ultime riunioni di Fed (mercoledì) e Bce (giovedì).
Infine, negli Usa venerdì partirà la stagione delle trimestrali con la consueta pubblicazione dei colossi bancari quali JP Morgan, Wells Fargo, Citigroup.