Apertura Borse oggi, 19 settembre 2023: Europa ancora in calo, in mattinata il dato sull’inflazione dell’Eurozona
Le principali borse europee avviano la seduta in ribasso, con gli operatori di mercato che guardano all’avvio oggi del meeting della Fed e ai dati macro, in primis l’inflazione dell’Eurozona.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 19 settembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in ribasso dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un calo dello 0,3% in area 28.500 punti.
Deboli anche il Dax tedesco (-0,2%), ma anche il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar su Banca Mps (+0,6%), Saipem (+0,4%) e Italgas (+0,3%).
Al contrario, tra i titoli peggiori troviamo Cnh Industrial (-1,6%), Amplifon (-1,2%) e Moncler (-0,9%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario europeo, spread Btp-Bund sostanzialmente stabile a 180 punti base, con il decennale italiano al 4,5%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro viaggia poco mosso in area 1,068 mentre il dollaro/yen è a quota 147,8.
Tra le materie prime prosegue il rally del petrolio, con il Brent a un soffio dai 95 dollari al barile. Dinamica che alimenta i timori di ulteriori pressioni sui prezzi e quindi di una nuova accelerazione dell’inflazione.
Banche centrali al centro dell’attenzione
In mattinata verrà diffuso il dato finale di agosto sull’inflazione dell’eurozona, dopo la stima che ha evidenziato un’inflazione headline e un dato core entrambi al 5,3% annuo.
Intanto l’attenzione è già rivolta alle riunioni delle banche centrali, in primis quella della Fed che apre i battenti oggi per concludersi domani. Le attese sono per un mantenimento dei tassi sui livelli attuali, ma le proiezioni dei funzionari (i cosiddetti dot plots) potrebbero indicare un altro rialzo di 25 bp entro fine anno.
Da seguire nei giorni seguenti anche i meeting della Bank of England (giovedì) e della Bank of Japan (venerdì).