Notizie BTP Valore, atto secondo: al via a ottobre con cedole trimestrali e durata di 5 anni

BTP Valore, atto secondo: al via a ottobre con cedole trimestrali e durata di 5 anni

Pubblicato 7 Settembre 2023 Aggiornato 8 Settembre 2023 15:31

Ad ottobre arriva il BTP Valore, atto secondo. A distanza di qualche mese dal primo collocamento da record di giugno, con una raccolta di oltre 18 miliardi di euro, il ministero dell’economia e delle finanze ha mantenuto le promesse, annunciando il lancio ufficiale della seconda emissione del BTP Valore, la famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori (il cosiddetto mercato retail). Il nuovo calendario del BTP Valore prevede le seguenti date: collocamento da lunedì 2 a venerdì 6 ottobre (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata.

Le novità nel meccanismo cedole

La seconda edizione si presenta con alcune novità, tra cui quella nel meccanismo cedole. Il Tesoro spiega che la nuova emissione del BTP Valore spiega che, per la prima volta con un titolo di Stato, i risparmiatori riceveranno cedole trimestrali che saranno calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step-up). Il prossimo 29 settembre verranno comunicati i tassi minimi garantiti, congiuntamente al codice ISIN che identifica il titolo.
Cambia anche la durata. Il titolo avrà, infatti, una durata di 5 anni e un extra premio finale di fedeltà per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza, la cui entità verrà comunicata nei prossimi giorni.

Come per la precedente emissione, il BTP Valore potrà essere acquistato esclusivamente dai piccoli risparmiatori attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.

Le caratteristiche

Confermato anche l’investimento che potrà partire da un minimo di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo di Stato potrà essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento.

Sul BTP Valore verrà applicata, come di consueto, la tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione, su cedole e premio fedeltà. I sottoscrittori potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato. Il capitale sottoscritto è garantito a scadenza.

Il collocamento avverà sulla piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di due banche dealers: Intesa San Paolo e Unicredit.

I numeri del primo collocamento

Sin dalla prima giornata di collocamento, si parlava di record. Un successo confermato dai numeri complessivi della prima edizione di giugno, quando sono stati raccolti oltre 18 miliardi di euro. Dal Mef hanno precisato che l’importo complessivamente emesso è stato pari a 18.191,090 milioni di euro a fronte di 654.675 contratti conclusi, con un taglio medio di 27.786 euro. Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail).

BTP Valore arriva un autunno caldo per il Governo

Il nuovo collocamento del BTP Valore arriva in un momento ‘caldo’ per il Governo Meloni che è alle prese con la Manovra. “Una Finanziaria complessa, anzi un anno complesso”, come si legge sulle pagine di “La Repubblica” che si sofferma poi sulle misure allo studio del governo.
Proprio a ridosso della partenza della nuova edizione, l’esecutivo dovrà presentare il 27 settembre il Nadef, ovvero l’aggiornamento del documento di economia e finanza.

La Nota di aggiornamento al Def (Nadef, appunto) viene presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def. Il documento prevede anche l’aggiornamento degli obiettivi programmatici, che tiene conto anche delle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni UE competenti nelle materia relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.

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