Tim: partita NetCo entra nel vivo a settembre. Governo al lavoro con KKR
Tim e il dossier sulla Rete ancora protagonista a settembre. Dopo un’estate sotto i riflettori il futuro della tlc italiana ha fatto capolino anche a Cernobbio, alla 49esima edizione del Forum Ambrosetti. A parlarne il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, dopo l’annuncio dell‘ingresso del Governo Meloni nella partita NetCo. Il mese di settembre si preannuncia caldo per i colloqui tra l’esecutivo e il fondo Usa Kkr. E ancora, c’è anche da affrontare la posizione del primo socio di Tim, i francesi di Vivendi che detengono una quota di quasi il 24%.
Non mancano gli spunti per la società guidata da Pietro Labriola, con il titolo che apre la settimana in rialzo: poco dopo le 12 Tim è tra le migliori del Ftse Mib con un rialzo di circa il 3% e supera la soglia di 0,30 euro (massimo dell’anno a quota 0,3284, toccato lo scorso marzo).
Le parole di Giorgetti su Tim
Diversi i temi affrontati dal ministro Giancarlo Giorgetti al Forum Ambrosetti, che ha chiuso i battenti ieri, domenica 3 settembre. Tra questi Tim, e il futuro della rete fissa. “Abbiamo risolto e sciolto, speriamo definitivamente, la vicenda Alitalia, e abbiamo finalmente, e speriamo definitivamente, risolto la vicenda delle telecomunicazioni della rete”.
Sempre da Cernobbio, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato come la decisione del Mef di entrare nella NetCo “può accelerare gli investimenti per la realizzazione della rete di fibra ottica e della connettività del nostro Paese”.
Governo e KKR al lavoro, tema occupazionale in primo piano
Il collocamento della forza lavoro di Tim. Stando a quanto riportato da “Il Messaggero” nel fine settimana, verterebbero su questa tematica i colloqui dell’esecutivo Meloni con il fondo KKR. I tempi stringono, manca meno di un mese al 30 settembre, data entro la quale KKR dovrà presentare l’offerta vincolante per NetCo. Adesso, si starebbe cercando di delineare i contorni dell’assetto di NetCo entro il 15 settembre per poi concentrarsi sui colloqui con Vivendi per confezionare la ‘binding offer‘ (offerta vincolante) entro fine settembre. Il condizionale però resta d’obbligo: data la i complessi negoziati la scadenza di fine mese potrebbe essere rivista.
“Ci sembra interessante soprattutto rilevare che il tema occupazionale sia entrato nel tavolo della negoziazione tra Mef e KKR visto che si tratta di un punto importante per la sostenibilità di ServCo e quindi tra quelli più critici nella negoziazione con il management di Tim e con Vivendi”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy (acquistare), con target price di 0,4 euro.
Tlc e l’impegno del Governo
Nei giorni scorsi il Governo aveva confermato il suo impegno nel settore delle telecomunicazioni dopo l’OK al Tesoro per partecipare all’offerta relativa a Netco, l’azienda che detiene il controllo della rete e di Sparkle. La NetCo deterrà, in prospettiva, il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da Tim, e vedrà il Mef coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza. Nel dettaglio, si tratta di una partecipazione tra il 15% e il 20% (investimento che supera i 2 miliardi di euro) che conferma l’interesse nel settore e la volontà di rafforzare la presenza in un mercato che si evolve in fretta.
In una nota di fine agosto su Tim, con il via libera Cdm a provvedimenti per ingresso Mef in NetCo, il ministro Giorgetti si è epresso così:
“È un investimento strategico, una partecipazione finalizzata ad assicurare l’esercizio di poteri speciali, sostanzialmente la capacità di incidere in termini di strategia di sicurezza su quella che consideriamo una infrastruttura, la rete di Tlc, come decisiva per il futuro del paese”.