Dossier Tim: le date clou per la NetCo. Tempo di valutazioni anche su rete unica?
Dossier Tim in primo piano ad agosto. Prima l’annuncio dei conti nei primi giorni di agosto e poi il nuovo importante tassello per il futuro della Rete con l’ingresso ufficiale in campo del ministero dell’Economia e delle Finanze che ha siglato un Memorandum of Understanding con il fondo Usa KKR . Si guarda ora alle prossime tappe in questa direzione: si attende infatti l’adozione di un Dpcm per completare l’iter procedurale. Resta poi sempre in primo piano la data X del 30 settembre entro la quale il fondo americano dovrà presentare la sua offerta vincolante per NetCo.
La posizione di Vivendi
Post annuncio Mef-KKR, l’attenzione si è spostata sulla posizione dei francesi Vivendi che sembra valutare positivamente l’ingresso del governo italiano. Secondo alcune indiscrezioni stampa, il governo sarebbe pronto a incontrare il presidente di Vivendi Yannick Bolloré entro fine mese. “I commenti di Vivendi ci sembrano offrire una maggiore apertura rispetto al passato a valutare il deal e quindi aumentano ulteriormente la visibilità sull’operazione anche se il supporto di Vivendi rimane uno dei temi più critici per arrivare al closing”, commentavano nei giorni scorsi gli analisti di Equita.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Banca Akros che oggi scrive: “La posizione di Vivendi resta il principale collo di bottiglia per la chiusura del deal. È previsto un ulteriore flusso di notizie nei prossimi giorni in attesa degli incontri con il governo“. Da Banca Akros sottolineano inoltre che l’annuncio del coinvolgimento diretto dell’italiano governo nell’offerta NetCo rimuove il rischio politico per l’affaire, mentre la quota potenziale che potrebbe avere CDP (inferiore al 5%) riduce il rischio legato all’antitrust.
Questione rete unica
Mentre si attende il 28 agosto, quando è prevista una riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe dare il via libera al decreto per formalizzare l’ingresso del Mef, si guarda anche ad altri fronti per la tlc italiana. Tra cui quello della realizzazione della rete unica, messo in primo piano in un articolo de “Il Sole 24 Ore” in cui si pone l’accento sull’urgenza di riavviare le discussioni sulla realizzazione della rete unica non appena sarà completata l’operazione NetCo, visto che il progresso di Open Fiber nel collegamento FTTH è più lento delle attese. La discussione sulla rete unica potrebbe ripartire a valle della decisione del board di Tim su NetCo, con “la probabile assemblea che si collocherebbe tra novembre e dicembre”.
“Tempistiche strette garantirebbero di cogliere sinergie evitando duplicazioni di capex e attiverebbero l`earn out per Tim previsto dall`offerta di KKR”, segnalano gli analisti di Equita secondo “non ci sono elementi importanti nuovi dall`articolo direttamente su Tim ma il quadro che emerge contribuisce a spiegare la pressione del governo a favore del deal NetCo che potrebbe contribuire e risolvere anche le problematiche relative a Oper Fiber”. Secondo Equita, “l`avvio di valutazioni sulla rete unica potrebbe dare più visibilità al potenziale earn-out che al momento non inseriamo nella valutazione di Tim in quanto mai dettagliato formalmente”.
Tim a Piazza Affari
In una seduta impostata al ribasso a Piazza Affari, il titolo Tim prova a recuperare terreno: poco prima delle 12,30, sale dello 0,18% a quota 0,2796 euro (minimo intraday a 0,2763). Se si osservano le performance a un mese, l’azione della tlc italiana guidata da Labriola ha mostrato una crescita di oltre il 6 per cento.