Rete Tim: c’è l’intesa Tesoro-KKR. Le prossime tappe su NetCo
Nuovo importante tassello per il futuro della Rete di Tim con l’ingresso ufficiale in campo del Governo. Una nota arrivata nella serata di ieri ha sancito il ruolo dell’esecutivo che si prepara ad avere una quota fino al 20% della NetCo.
Un annuncio ufficiale che, nelle prime battute di giornata in Borsa, era stato accolto con favore dal mercato: il titolo Tim era schizzato in testa al Ftse Mib con guadagni di circa il 4%. Adesso, Tim sale di solo lo 0,8% circa a quota 0,2777 euro (massimo intraday toccato in apertura a quota 0,292 euro). Nell’ultima settimana, in scia alle numerose indiscrezioni sulla Rete, l’azione dell’ex monopolista si era messa in luce, con decisi rialzi.
Mef: “ruolo decisivo del governo nelle scelte strategiche”
Nel comunicato diffuso ieri dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), guidato da Giorgetti, c’è l’ufficiale discesa in campo del Governo.
“È stato siglato il Memorandum of Understanding (MoU) tra il ministero dell’Economia e delle Finanze e Kkr. L’accordo prevede la formulazione di un’offerta vincolante che stabilisce, tra l’altro, l’ingresso del Mef nella Netco nella percentuale fino al 20%”, si legge nella nota nella quale si spiega che “i termini dell’offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche”.
I prossimi passaggi saranno relativi all’adozione di un Dpcm per completare l’iter procedurale. L’ingresso dell’esecutivo segna un’accelerazione importante nella partita della Rete. Il fondo Usa, che ha ricevuto a fine giugno il via libera del consiglio di amministrazione di Tim per la preparazione dell’offerta vincolante da presentare entro il 30 settembre, ha un importante alleato.
Con l’arrivo del MoU, bisogna tenere d’occhio la data del 28 agosto, giorno in cui si prevede una riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe adare il via libera al decreto per formalizzare l’ingresso del Mef nella rete fissa.
Da definire il ruolo di F2i e CDP
Nella partita si è palesato da tempo il fondo F2i che sta dialogando da tempo con KKR per il suo ingresso nella partita per la rete infrastrutturale della tlc italiana. Già a giugno, Renato Ravanelli, a.d. del fondo infrastrutturale, ha dichiarato: “stiamo dialogando con i soggetti coinvolti”. Il fondo italiano potrebbe rilevare una quota, secondo le indiscrezioni che circolano, di almeno il 10 per cento. Tra i sogetti che potrebbero essere coinvolti circola anche il nome di CDP, con una potenziale quota del 3%. Ci potrebbe essere anche il coinvolgimento della stessa Tim (5-10%) che, però, come rimarcano da Equita “andrebbe però a ridurre l’impatto sul deleverage”.
C’è poi sempre la questione Vivendi, socio di maggioranza di Tim con una quota pari al 24%, che potrebbe mettersi di traverso. In più occasioni i francesi hanno, infatti, chiaramente criticato il prezzo offetto da KKR, definendo “la Rete Tim un gioiello e va pagata il giusto”. Anche in questo caso potrebbe risultare decisiva una mediazione del Governo.
In occasione della pubblicazione dei conti del semestre, in una intervista a “Il Sole 24 Ore”, l’a.d. Pietro Labriola aveva sottolineato sul tema della Rete l’importanza del “dialogo tra tutti i soci e i vari stakeholder: Vivendi può giocare un ruolo chiave e portare tutti al confronto in maniera costruttiva è importante”.
Cosa dicono gli analisti
“Al di là delle quote degli altri soggetti ancora da definire, il messaggio importante è la presenza diretta e attiva del Mef che rende esplicito il forte e ampio supporto politico all’operazione e offre garanzie sul tema golden power”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione di acquisto su Tim. “L’operazione – spiegano ancora gli esperti della Sim – dovrà essere notificata all’Antitrust europeo per verificare che non sussistano le condizioni per l’aiuto di Stato, tema che non vediamo come elemento di rischio trattandosi di un’operazione condotta alle stesse condizioni di un soggetto privato come Kkr”. Da Equita rciordano inoltre che “per fine mese è atteso anche l`accordo con le banche per il financing.