Euronext Growth Milan cresce con le matricole d’agosto, ma resta il gap europeo
La voglia di Ipo si è risvegliata a Piazza Affari in questi primi giorni di agosto. Numerosi gli sbarchi delle ultime settimane, che hanno un comune denominatore: l’approdo sull’Euronext Growth Milan (EGM), il mercato dedicato alle piccole e medie imprese. Proprio oggi, altre due nuove matricole hanno suonato la campanella a Palazzo Mezzanotte: si tratta di La Sia, società attiva nel settore dell’engineering & design con focus sulle infrastrutture critiche, e di E-Globe che si occupa della realizzazione, progettazione e distribuzione di sistemi di termoidraulica e condizionamento. Con quest’ultima si contano 23 ammissioni da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI (più in generale, rappresenta la 43esima quotazione del 2023 su Euronext).
Nelle ultime settimane si è intensificato il numero di quotazioni sul listino dedicato alle piccole e medie imprese. Con società provenienti da differenti settori e da differenti regioni. Lo testimonia la lista di società che sono sbarcate ad agosto, tra cui Sicily by Car, iVision, Execus ma anche Arras.
Ecco qui le ultime 10 ammissioni sul mercato Euronext Growth Milan, di cui 8 nel solo mese di agosto.
Obiettivo 215 quotate nel 2023, ma i numeri di Parigi e soprattutto Londra sono lontani
Ma quali sono le prospettive 2023 per EGM? Lo abbiamo chiesto ad Anna Lambiase (nella foto), ceo & founder IRTOP Consulting boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’advisory per la quotazione e operazioni di finanziamento, che ha fatto il punto alla luce dei recenti sbarchi.
Si parte da un numero: quota 215. Per il 2023 IRTOP Consulting stima questo numero target di società quotate e una capitalizzazione di 12,8 miliardi di euro, con un incremento legato alla capitalizzazione delle nuove IPO e ad una crescita dell’indice FTSE Italia Growth. A livello settoriale, gli ambiti relativi ai nuovi collocamenti saranno rappresentati da healthTech, Fashion/Luxury e Industrial con una raccolta aggiuntiva nel 2023 di circa 300 milioni di euro. “Le variabili sulle quali è basata la stima – ammette la numero uno di IRTOP – riguardano l’impatto potenziale del credito di imposta in funzione della misura stanziata di 10 milioni di euro e la dimensione media della capitalizzazione delle nuove IPO, parametrata all’andamento dell’indice di riferimento. Nell’analisi si è inoltre tenuto conto del trend dei delisting (translisting sul mercato principale, OPA e delisting) dal 2017 ad oggi”.
Il potenziale non manca ma il gap europeo si fa ancora sentire. E in effetti, stando alle stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le PMI non finanziarie con caratteristiche ampiamente idonee alla quotazione (prima della diffusione della pandemia). “Considerato l’elevato numero di PMI nel tessuto imprenditoriale italiano, EGM ha le potenzialità per raggiungere le dimensioni che oggi esprimono mercati come AIM UK, con 800 società quotate per una capitalizzazione di 100 miliardi di euro ed Euronext Growth Paris, che conta 272 società per una capitalizzazione di 22 miliardi di euro”, argomenta Lambiase. Sempre dal confronto internazionale emerge un importante divario tra il mercato EGM e l’Euronext Growth Paris pari a – 28% in termini di Emittenti e -57% in termini di capitalizzazione e nel confronto con AIM UK pari a -76% in termini di Emittenti e -90% in termini di capitalizzazione.
Sbarchi su EGM, Pmi alla ricerca di visibilità internazionale
“La quotazione in Borsa rappresenta per le imprese l’opportunità di ottenere visibilità a livello internazionale, attrarre e mantenere personale qualificato, valorizzando il capitale economico anche ai fini del passaggio generazionale. Sono questi i principali driver che insieme all’accelerazione delle strategie di crescita e sviluppo hanno guidato le PMI alla quotazione in un numero così importante nelle ultime settimane”, ribadisce Anna Lambiase che segue questo mercato (l’ex Aim Italia) sin dalla sua nascita.