Notizie Notizie Italia Eni: trimestrale cala ma batte attese. Al rialzo stime gas e Plenitude

Eni: trimestrale cala ma batte attese. Al rialzo stime gas e Plenitude

28 Luglio 2023 13:17

Conti in calo ma migliori delle attese per Eni. Riviste al rialzo anche le previsioni per Plenitude e gas. Numeri che hanno convinto anche gli analisti che restano posizionati soprattutto sulla raccomandazione buy. Ma vediamo i numeri del secondo trimestre 2023, con le nuove stime.

Eni, utili oltre le attese

Prima dell’avvio delle contrattazioni a Milano, Eni ha annunciato di aver concluso il secondo trimestre del 2023 con un utile netto adjusted pari a 1,94 miliardi di euro, in calo del 49% su base annua, ma oltre le aspettative (1,63 miliardi del consensus Bloomberg). L‘utile netto è invece scivolato di oltre il 90% a 294 milioni rispetto ai 3.815 milioni dell’analogo periodo nel 2022. Migliore delle aspettative anche il dato relativo al risultato operativo. Nel dettaglio, l’utile operativo adjusted è sceso del 42% rispetto al secondo trimestre 2022 a 3,38 miliardi, ma è andato oltre le stime ferme a 2,69 miliardi. Nel periodo in esame la produzione si è attestata a 1,61 milioni di barili (+2%).

Le previsioni (nuove e non)

Presentando i conti, Eni ha anche definito le previsioni operative e finanziarie riviste per l’esercizio 2023. Tra i risultati consolidati, il big petrolifero di Piazza Affari ha mantenuto invariata la stima sull’EBIT adjusted a 12 miliardi di euro nonostante il peggioramento dello scenario, con il flusso di cassa atteso nell’intervallo 15,5-16 miliardi, riflettendo analogamente il miglioramento della prestazione industriale. Gli investimenti di gruppo stimati inferiori a 9 miliardi, in riduzione rispetto alla precedente previsione di 9,2 mld e a quella iniziale di €9,5 mld, beneficiando di continue azioni di ottimizzazione e di efficienza.

Le revisioni verso l’altro riguardano il GGP (Global Gas & LNG Portfolio), con la guidance sull’Ebit adjusted nell’intervallo 2,7-3 mld nell’anno, rispetto alla previsione di 2-2,2 mld, dopo gli 1,1 miliardi del secondo trimestre grazie ai benefici relativi alle clausole contrattuali, alle rinegoziazioni e ai regolamenti. Per il capitolo Plenitude & Power, l’EBITDA proforma adjusted viene rivisto al rialzo a circa 0,8 mld rispetto alla precedente guidance superiore a 0,7 mld.

Le parole di Descalzi

Esaminando i risultati, Claudio Descalzi, AD di Eni, ha mostrato la sua soddisfazione. In particolare, il numero uno del Cane a sei Zampe ha sottolineato: “nel secondo trimestre 2023 Eni ha ottenuto eccellenti risultati operativi e finanziari in un contesto di mercato meno favorevole”.

“Sottolineiamo questa resilienza – ha proseguito il manager – dopo che Eni, nel precedente e ben più positivo scenario, era stata in grado di coglierne al meglio le opportunità. Oltre ad aver raggiunto traguardi finanziari positivi, Eni ha realizzato importanti progressi nella attuazione della propria strategia in tutti i settori di attività”.

Descalzi ha messo in evidenza “l’utile operativo adjusted del secondo trimestre, pari a €3,4 miliardi, che sale a €4,2 miliardi includendo il contributo delle JV/collegate”.

L’utile, ha spiegato il ceo di Eni, “è stato trainato dai solidi risultati di una E&P in crescita e da un’altra eccellente performance di GGP. Mentre lo scenario di mercato ha condizionato la raffinazione e la chimica, Sustainable Mobility e Plenitude continuano a registrare crescita di utili e di capacità in linea con il piano e nonostante le volatili condizioni esterne”.

“Il flusso di cassa adjusted è stato rilevante, pari a €4,2 mld, ben superiore alle esigenze di finanziamento degli investimenti di €2,6 mld. Nel primo semestre 2023, anche scontando il fabbisogno del capitale circolante, abbiamo ottenuto circa €3 mld di flusso di cassa discrezionale, in grado di coprire quasi per intero l’esborso per il dividendo 2023”.

Descalzi ha infine rimarcato che, “considerando l’andamento del primo semestre e il chiaro progresso dei nostri settori di attività, che porta a un miglioramento nella previsione dei risultati ad anno intero, si confermano i solidi fondamentali sulla cui base corrispondere a settembre la prima rata trimestrale del dividendo annuo di €0,94 per azione, aumentato rispetto all’esercizio precedente, nonché proseguire il programma di riacquisto di azioni da €2,2 mld avviato a maggio”.

Cosa dicono gli analisti: i commenti di Goldman Sachs ed Equita

“Eni ha pubblicato oggi una solida serie di risultati”. Inizia così il report di Goldman Sachs che commenta i numeri di Eni e nel quale viene confermato il rating buy e il prezzo obiettivo a 12 mesi di 17 euro. “I principali rischi a nostro avviso includono prezzi inferiori alle attese degli idrocarburi, l’instabilità in Paesi chiave per Eni (come ad esempio Libia, Nigeria, Egitto) e ritardi nell’avvio di progetti chiave“, segnalano gli analisti della banca d’affari Usa.

Anche Equita mantiene la raccomandazione di acquisto su Eni, con target price di 19,5. Gli esperti della sim parlano di “un secondo trimestre nettamente migliore delle attese grazie alla divisione GGP”. In particolare, da Equita segnalano cinque punti per cui il nuovo set informativo ha implicazioni positive per il titolo e per le stime.

 

  1. I risultati sono significativamente migliori delle nostre attese e quelle di consensus;
  2. l`outlook 2023 sul flusso di cassa operativo (CFFO) è migliore delle nostre attese con ipotesi di scenario in linea (l’effetto negativo della variazione di scenario sarebbe stata di 1 miliardo su EBIT/CFFO);
  3. La qualità degli utili è buona data la performance della generazione di cassa migliore degli utili;
  4. Il free cash flow implicito è praticamente invariato con $5/bbl di Brent in meno nello scenario;
  5. La remunerazione è confermata: dividendo di 0,94 euro, buyback 2,2 miliardi che rappresentano circa 33% CFFO (di poco superiore al range 25%-30% target di Eni).

Eni, questione dividendo

Il consiglio di amministrazione ha deliberato di distribuire agli azionisti la prima delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2023, a valere sulle riserve disponibili, di 0,24 euro (su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, di 0,94) per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 18 settembre 2023, con messa in pagamento il prossimo 20 settembre 2023.