Banco BPM: le stime degli analisti sui risultati del 2Q
Il comparto bancario è tra quelli che più hanno beneficiato del contesto macroeconomico dell’ultimo anno, grazie soprattutto al rialzo dei tassi che ha sostenuto i margini di interesse. Nelle prossime settimane le banche italiane inizieranno a diffondere i rispettivi risultati del secondo trimestre; un test importante per valutare la tenuta del settore creditizio, in particolare dal punto di vista della redditività e della qualità degli asset. Tra le big di Piazza Affari, il 2 agosto pubblicherà i risultati Banco Bpm. Vediamo le stime degli analisti sui principali indicatori economico-finanziari dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna.
Il consensus di Bloomberg sui risultati del 2Q di Banco Bpm
Secondo la mediana delle stime raccolte da Bloomberg, la banca dovrebbe archiviare il periodo aprile-giugno 2023 con ricavi totali per 1,333 miliardi di euro, in crescita del 19,1% rispetto al corrispondente trimestre del 2022. Il margine di interesse adjusted dovrebbe attestarsi a 788 milioni.
Le stime sull’utile operativo indicano un valore di 688 milioni, quasi triplicato (+176%) rispetto al 2Q 2022, mentre l’utile netto adjusted atteso è pari a 342 milioni, in crescita del 66% su base annua.
Per quanto riguarda gli accantonamenti per perdite su crediti (LLPs o Loan Loss Provisions), le proiezioni degli esperti si fissano mediamente a circa 161 milioni.
Dal punto di vista patrimoniale, il CET 1 ratio è atteso in miglioramento a 13,74%, rispetto al 13,57% del 31 marzo 2023.
Le stime sui risultati del full year 2023
Estendendo l’orizzonte temporale all’intero esercizio 2023, il consensus di Bloomberg indica ricavi per 5,24 miliardi, in crescita dell’11,4%.
Il profitto operativo è previsto in aumento a 2,63 miliardi, sostanzialmente il triplo rispetto a quello dell’esercizio 2022, mentre l’utile netto rettificato è atteso in crescita a 1,12 miliardi (+60%).
Nell’anno sono stimati accantonamenti per perdite su crediti per 657 milioni. Lato patrimoniale, il CET 1 ratio è visto in ulteriore miglioramento al 13,96%, dal 13,4% del 31 dicembre 2022.
Le proiezioni di Equita
Giudizio positivo da parte di Equita Sim, che ha rivisto al rialzo le stime 2023-25 del 4% in media, confermando il giudizio Buy e alzando il target price sul titolo da 5,5 a 5,7 euro. Gli analisti prevedono “un altro trimestre solido, con ulteriore accelerazione del margine di interesse, commissioni resilienti e Cost of Risk sotto controllo”. Le stime indicano nel dettaglio:
- Margine di interesse pari a 786 milioni (+6% t/t, +49% a/a);
- Ricavi totali per 1,314 miliardi (+5% t/t, +17% a/a);
- Utile operativo pari a 666 milioni (+9% t/t, +37% a/a);
- LLPs: -151 milioni (57 bps)
- Utile netto pari a 337 milioni.
Costi sotto controllo e qualità degli asset inalterata
Più in particolare, il margine di interesse è supportato da un “ulteriore allargamento dello spread commerciale, che dovrebbe aver più che compensato un leggero calo dei volumi. Le commissioni sono invece attese sostanzialmente stabili su base trimestrale, al netto dell’impatto negativo conseguente al venir meno delle fee applicate sui conti correnti.”
Secondo Equita “i costi operativi sono attesi rimanere sotto controllo (+1% t/t), con Cost/Income ad un buon 49%”. Il Cost of Risk – un indicatore di rischiosità degli attivi – è stimato “in area 55-60bps, per l’incremento dei coverage e la continuazione di attività di pulizia del portafoglio. Pertanto, “non ci attendiamo un peggioramento dell’asset quality”.
Posto il raggiungimento di un utile netto superiore a 600 milioni nel primo trimestre, “riteniamo ci sia elevata visibilità sul raggiungimento/superamento della guidance FY23 di 1,14 miliardi”.
I giudizi degli analisti e l’andamento in Borsa
La panoramica dei giudizi raccolti da Bloomberg rilasciati degli analisti che seguono Banco Bpm evidenzia una preponderanza di raccomandazioni positive sul titolo, con 15 Buy e 1 Hold.
Il target price, calcolato sulla base dei 15 studi aggiornati negli ultimi tre mesi, è pari a 5,68 euro. Il prezzo obiettivo medio implica un upside del 28% rispetto al prezzo di chiusura della seduta precedente (4,44 euro), a sottolineare il potenziale rialzista delle quotazioni della banca secondo gli analisti.
Da inizio anno Banco Bpm ha già guadagnato circa il 34%, registrando una delle migliori performance tra le big cap di Piazza Affari nel 2023.
La partnership tra Banco Bpm e Iccrea nei pagamenti
Negli ultimi giorni l’istituto guidato da Castagna si è messo in luce anche per la conclusione di un accordo vincolante con il Gruppo BCC Iccrea e FSI, finalizzato alla costituzione di una partnership strategica per lo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali. La nuova realtà mira a rappresentare un punto di riferimento nel panorama del fintech, con un approccio orientato all’innovazione e alla crescita della digitalizzazione in Italia.
L’intesa prevede il conferimento nella joint venture delle attività della monetica di Banco BPM, con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni emesse dal veicolo Pay Holding, che a sua volta controlla l’intero capitale di BCC Pay S.p.a – che sarà a breve oggetto di rebranding. Ad esito dell’operazione, Pay Holding sarà partecipata per circa il 43% da FSI e circa il 28,6% ciascuno da Banco BPM e Iccrea Banca.
In seguito al conferimento delle attività di monetica di Banco BPM, la joint venture rappresenterà il secondo operatore nazionale con una quota di mercato superiore al 10% nel settore della monetica, con circa 9 milioni di carte, 400 mila POS e circa euro 110 miliardi di euro di transato intermediato.