Ant Group: sanzione da 7,1 miliardi di yuan dalle autorità cinesi
Le autorità cinesi hanno annunciato una sanzione di 7,12 miliardi di yuan – 984 milioni di dollari – nei confronti di Ant Group. La multa stabilita dalla People’s Bank of China arriva in risposta a violazioni di leggi e regolamenti in settori quali la protezione dei consumatori finanziari, le attività di pagamento e regolamento e gli obblighi antiriciclaggio.
La sanzione, senza dubbio delle più alte mai inflitte a una società operante su Internet in Cina, può avere un effetto positivo, in quanto contribuirà a spianare la strada ad Ant Group per ottenere una licenza di holding finanziaria e rilanciare i suoi piani di crescita.
Andando a dare uno sguardo più ampio al settore tecnologico cinese, la sanzione inflitta ad Ant Group costituirebbe un passo fondamentale per la conclusione della repressione del governo cinese nei confronti delle imprese private, che era iniziata con lo stop all’IPO di Ant e che ha portato, successivamente, a cancellare qualche miliardo di capitalizzazione di diverse società.
La vicenda Ant Group
Fondata dal miliardario Jack Ma, Ant Group si occupa di elaborazione dei pagamenti, prestiti al consumo e distribuzione di prodotti assicurativi. A metà del 2020, prima che la sua IPO fosse ritirata, era valutata da alcuni investitori oltre 300 miliardi di dollari. Dall’aprile 2021, Ant Group è al centro di una vera e propria ristrutturazione aziendale, che include la trasformazione in una holding finanziaria che la sottoporrebbe a regole e requisiti patrimoniali simili a quelli per le banche.
La multa per Ant Group potrebbe essere in qualche modo associata alla nomina di Pan Gongsheng, attuale vice governatore della banca centrale, a governatore. Pan Gongsheng è uno dei principali funzionari che supervisionano il rinnovamento di Ant e, secondo le fonti, ha partecipato a diversi incontri con la società in merito alla multa e al rinnovamento.
Il rigore segue il ritorno di Ma in Cina
L’importo finale della multa è stato rivisto a 7,12 miliardi di yuan, la più grande sanzione normativa imposta a una società di Internet cinese da quando l’importante Didi Global è stata multata di 1,2 miliardi di dollari dall’autorità di regolamentazione della sicurezza informatica cinese lo scorso anno.
La multa per Ant arriva in un momento in cui le autorità cinesi sono desiderose di aumentare la fiducia del settore privato mentre l’economia da 17 trilioni di dollari fatica a riprendersi nonostante la revoca dei limiti zero-Covid all’inizio di quest’anno.
Inoltre, la sanzione segue il ritorno in Cina di Ma all’inizio di quest’anno dopo aver trascorso molti mesi all’estero. Ma, che ha fondato Alibaba, si è ritirato dalla vita pubblica alla fine del 2020 dopo aver tenuto un discorso in cui criticava il sistema normativo cinese, un evento considerato come un fattore scatenante per la repressione dell’industria.
In precedenza Ma possedeva più del 50% dei diritti di voto di Ant, ma a gennaio ha dichiarato che avrebbe rinunciato al controllo della società come parte del rinnovamento.