Ftse Mib -3% con futures DJ -700 punti. C’è anche l’effetto Castagna: Banco BPM, Bper e UniCredit -5%, Mps -2%, Carige -6%
In una sessione caratterizzata da forti smobilizzi sull’azionario mondiale, i titoli delle banche italiane fanno i conti anche con le parole di Giuseppe Castagna, AD di Banco BPM, rilasciate nel corso di un’intervista a L’Economia, l’inserto del Corriere della Sera.
Castagna ha sottolineato di non essere interessato più, al momento, a eventuali operazioni di risiko bancario:
“Noi ci siamo guardati attorno, abbiamo parlato con diversi interlocutori ma in questo momento non sembrano esserci i presupposti per avviare un percorso di consolidamento”.
Inoltre, ha continuato Castagna, fino a qualche mese fa grande promotore delle operazioni di M&A nel settore, “sono cambiati gli amministratori delegati di due delle principali banche coinvolte nel possibile riassetto del credito (Andrea Orcel, che ha preso il posto di Jean-Pierre Mustier come AD di UniCredit, e Piero Montani, che ha sostituito Alessandro Vandelli al timone di Bper). A questo punto ci siamo decisi a presentare al mercato, lo faremo entro novembre, un piano stand alone che possa esprime da qui al 2024 il vero potenziale della nostra banca”.
Castagna ha affermato inoltre di non aver mai pensato a Mps – in trattative ora con UniCredit -. Inoltre, riguardo a una eventuale opzione di M&A tra Banco BPM e UniCredit, il ceo ha detto di non aver parlato con Piazza Gae Aeulenti da quando Andrea Orcel ha preso il posto di Jean-Pierre Mustier diventando ceo di UCG.
Su Carige, il banchiere ha infine commentato:
“Parliamo di una regione dove siamo già il secondo gruppo, con il marchio Banco di Chiavari e della Riviera Ligure. Del resto, Carige, con 20 miliardi di attivi, non sarebbe per noi un’operazione trasformativa. Infine, abbiamo esperienza di operazioni di ristrutturazione e sappiamo che il mercato le apprezza soltanto quando sono completamente concluse”.
I titoli bancari affondano a Piazza Affari, Banco BPM incluso: a fronte di un indice Ftse Mib che cede quasi il 3%, le quotazioni di Piazza Meda cedono più del 5%; UniCredit fa -4%, Bper -4,81%, Intesa SanPaolo -3,47%, Carige -5,65% dopo essere crollata nei minimi intraday di oltre -6%. Mps arretra di oltre il 2%. Alla stessa ora -15 circa ora italiana – l’indice Ftse Mib fa -2,80%, mentre i futures sul Dow Jones segnano un tonfo di quasi 700 punti (-1,96% circa).