Ancora sorpresa inflazione UK: pressioni su BoE
Shock inflazione oltremanica, con la Bank of England (BoE) attesa al varco domani. La seduta europea è partita oggi con un dato su tutti: con la nuova sorpresa dell’inflazione britannica che non ha registrato gli attesi segnali di rallentamento. Anzi, a livello ‘core’ (ossia al netto delle componenti energia, alimentari, alcol e tabacco) il dato è balzato al 7,1% rispetto al 6,8% di aprile (sui massimi da oltre 30 anni). E’ invece rimasta inchiodata all’8,7% su base annua l’inflazione headline, come ad aprile. Salgono di conseguenza le pressioni sulla Bank of England (BoE) che si riunirà domani ed è chiamata ancora una volta ad arginare le pressioni inflattive, con un occhio a una potenziale crisi mutui da scongiurare.
Servizi a fare da traino
Come sottolineano da più parti, osservando lo spaccato dell’inflazione ‘headline’, è la componente riferibile alla parte servizi a fare da traino. In particolare, gli economisti di Berenberg avvertono che l’inflazione nel Regno Unito sta cambiando la sua natura ed è sempre più guidata da elementi domestici. In generale, l’inflazione importata causata dall’impennata dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari dello scorso anno sta diminuendo in linea con i ribassi delle quotazioni energetiche.
“Nuovo mese in cui l’inflazione nel Regno Unito è stata superiore alle attese, e questo porta verso un altro aumento dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra”, affermano gli economisti di ING, secondo i quali il quadro resta preoccupante se si esaminano le cifre in modo più dettagliato. “La BoE è più concentrata sull’inflazione dei servizi perché tende a mostrare tendenze più persistenti e meno volatili – spiegano ancora ING -. E qui, abbiamo riscontrato un ulteriore aumento del tasso annuo di inflazione, superiore a quanto precedentemente previsto dalla BoE”. Qualche buona notizia sul fronte dell pressioni inflazionistiche (soprattutto lato servizi) dovrebbe arrivare, con un miglioramento durante l’estate grazie al calo dei prezzi del gas .
Source: Macrobond, ING calculations, Bank of England
Tassi verso rialzo di 50pb?
L’ultimo rapporto CPI, che finisce sul tavolo del comitato direttivo dell BoE, rappresenta di fatto un’ulteriore battuta d’arresto nell’ambizione e speranza della banca centrale inglese di garantire la stabilità dei prezzi. E se fino a ieri le attese era di un rialzo dei tassi di 25 punti base, con il dato sull’inflazione di oggi prende sempre più forma l’ipotesi di una stretta maggiore (13esimo aumento consecutivo) e una BoE ancora più falco. Una ipotesi avanzata oggi anche dall’ufficio studi di Intesa Sanpaolo che scrive:
“I dati odierni suffragano le attese per un altro rialzo dei tassi domani e almeno un altro ad agosto, con possibilità di un ulteriore aumento anche a settembre. Le attese sono per un aumento di 25 pb domani, ma dopo il dato odierno il rischio è che il rialzo possa essere di 50 pb”.
Gero Jung, chief economist di Mirabaud AM, si sofferma su un atro aspetto. “Specifici dell’economia britannica – e che riflettono la rigidità del mercato del lavoro – sono i dati sulla forte crescita dei salari. Tra febbraio e aprile, le retribuzioni medie sono cresciute a un ritmo quasi record del 7,2% (annualizzato), segnalando che è probabile che vi siano forti effetti di una spirale salari-prezzi. Per quanto riguarda l’importante questione di quanto la banca centrale voglia spingersi oltre, crediamo in uno scenario meno aggressivo rispetto al picco del 5,75% previsto attualmente dagli operatori del mercato finanziario”.
Miccia mutui?
C’è poi la questione mutui da considerare. Un’inflazione vischiosa che impatta sul costo della vita in Gran Bretagna e sta inasprendo la crisi dei mutui per i sette milioni di famiglie che hanno acceso questo tipo di finanziamento. A sottolinearlo James Smith di Resolution Foundation, ripreso da “The Guardian“.
C’è chi poi, come il fondatore di MoneySavingExpert.com, Martin Lewis, lancia l’alert e parla di una vera e propria bomba ad orologeria mutui. “Ho paura che quella bomba a orologeria (sui mutui) stia esplodendo “, ha dichiarato Lewis, durante la trasmissione Good Morning Britain di ITV, riferendosi alla previsione che aveva già fatto.
Come riporta Bloomberg News, per un alto funzionario della Banca d’Inghilterra, David Roberts, sono “esagerati” gli avvertimenti sul fronte di una crisi immobiliare.