Apertura Borse oggi, 21 giugno 2023: Europa in calo in attesa del discorso di Powell
Partenza incerta e perlopiù sotto il livello di parità per la maggior parte degli indici europei che avviano ancora le contrattazioni all’insegna della debolezza, con gli investitori che continuano a monitorare gli sviluppi delle Banche centrale.
Ieri chiusura all’insegna della debolezza per Wall Street, con il Dow Jones che ha perso lo 0,7%, mentre l’indice S&P500 cede lo 0,5%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 21 giugno 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in calo dello 0,21% a quota 4.334 punti; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova di poco sopra il livello di parità trovandosi così a quota 27.580 punti.
Debolezza anche sul Dax tedesco (-0,15%), ma anche sul Cac40 francese (-0,24%) e sull’Ibex35 spagnolo in calo dello 0,12%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Saipem (+1,6%), Tenaris (+1,38%) e Unicredit (+1%);
Al contrario, vendite su Pirelli (-1,69%), A2a (-1%) e Terna (-0,9%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti in leggero calo sull’obbligazionario con il decennale italiano sempre più vicino all’area psicologica del 4%, mentre lo spread Btp-Bund si contrae ulteriormente a circa 158 punti base.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro perde leggermente terreno nei confronti del dollaro con il cambio che si trova in area 1,092 dollari. Tra le materie prime scende leggermente l’oro trovandosi al momento a quota 1.945 dollari l’oncia, mentre il petrolio Brent a 75 dollari al barile.
Focus sul discorso di Powell
Intanto cresce l’attesa per l’audizione semestrale al Congresso del presidente della Fed Powell. Ricordiamo che la settimana scorsa i banchieri della Fed hanno optato per una pausa nel ciclo di rialzo dei tassi d’interesse, lasciando però la porta aperta per ulteriori incrementi nella prossima riunione di luglio.
Dall’agenda macro è emerso che a maggio nel Regno Unito l’inflazione è aumentata dello 0,7% su base mensile, in rallentamento dal +1,2% di aprile, anche se al di sopra delle attese (+0,5%).
Su base annua, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto fermo al +8,7%.