BoE, settimana X: tra nodo inflazione e verdetto tassi
Adesso la questione tassi passa alla Bank of England (BoE) che “è tra l’incudine e il martello”. Se settimana scorsa hanno tenuto banco le decisioni e gli annunci di Federal Reserve (Fed) prima e della Banca centrale europea (Bce) dopo, giovedì spetterà all’istituto centrale britannico pronunciarsi sui tassi. Proprio come era accaduto per la Fed, l’inflazione sarà l’ultimo dato a finire sul tavolo del governatore Andrew Bailey. I giochi, a meno di sorprese dell’ultima ora, sembrano ormai fatti: le attese sono di un nuovo rialzo dei tassi al ritmo di 25 punti base, lasciando le porte aperte per ulteriori ritocchi al rialzo in prospettiva.
Che la tensione sia alta è testimoniato dai recenti movimenti dei tassi dei Gilt UK a due anni che ieri sono schizzati in vista delle indicazioni che arriveranno giovedì 22 giugno dalla BoE. I rendimenti dei titoli di stato del Regno Unito a due anni si sono portati al 5%.
Domani test inflazione, la spina nel fianco
La BoE spera in qualche buona notizia in arrivo dall’inflazione. I dati sull’indice al consumo di maggio verranno comunicati domani mattina, prima dell’avvio delle Borse europee. Proprio alla vigilia della riunione del direttivo della BoE, che comunicherà le sue decisioni al mercato alle 13.
In termini di inflazione, l’ultimo dato di aprile aveva registrato un Cpi all’8,7% e un Cpi core (che esclude le voci più volatili come energia e alimentari) al 6,8%. I numeri di maggio, secondo le attese del mercato, dovrebbero mostrare un rallentamento all’8,4% su base annua (in calo in ogni caso rispetto al 10,1% toccato a marzo) e al 6,7% per il dato core. Secondo le attese dell’Ocse, l’inflazione britannica complessiva si dovrebbe attestare al 6,9% nel 2023, uno dei livelli e valori più alti tra le economie avanzate.
In generale, i dati rilevati dall’ultima riunione hanno mostrato una persistente tensione nel mercato del lavoro e forti pressioni inflazionistiche sottostanti, che vanno di pari passo con uno slancio di crescita misto ma sorprendentemente resiliente.
Tassi, tra storia e attese: mercati scontano altri sei aumenti
Dal novembre 2021, la banca centrale britannica ha intrapreso una serie di aumenti per portare i tassi dallo 0,1% al 4,5% e adesso i prezzi di mercato suggeriscono che possa raggiungere anche il 5,75%. L’ultimo meeting di maggio si era chiuso con questa nota ufficiale che racchiude le decisioni del comitato di politica monetaria della Bank of England che punta a raggiungere il target d’inflazione del 2%. “Nella riunione che si è conclusa il 10 maggio 2023, il MPC ha votato a maggioranza di 7 a 2 per aumentare il tasso bancario di 0,25 punti percentuali, al 4,5%. Due membri hanno preferito mantenere il Bank Rate al 4,25%”, si legge nelle minute.
“I mercati stanno scontando quasi altri sei rialzi dei tassi da qui in poi, sebbene dubitiamo che la Banca d’Inghilterra possa sostenere questo ritmo di rialzi – spiegano gli esperti di ING -. Ci attendiamo un aumento del tasso di 25 punti base nella riunione di giovedì e solo indicazioni vaghe su ciò che potrebbe accadere dopo“. Lo scenario base di ING indica inoltre un ulteriore rialzo ad agosto di 25 punti base, sempre sulla base dei dati relativi all’inflazione.
“Il recente flusso di dati è in netto contrasto con quanto osservato negli Stati Uniti e nell’area dell’euro, dove l’inflazione sia headline che core sta scendendo. Gli Stati Uniti sono alle prese con un mercato del lavoro troppo caldo, mentre l’area dell’euro risente ancora degli effetti dello shock energetico che si ripercuote su altri beni e servizi non energetici”, afferma Katharine Neiss, chief European economist di PGIM Fixed Income, sottolineando che il Regno Unito risente però di entrambi gli effetti: un doppio colpo per l’inflazione. Tutto ciò suggerisce che il Regno Unito ha un problema di inflazione maggiore rispetto ai suoi pari, da cui la corsa a ulteriori rialzi dei tassi di interesse che il mercato ora si aspetta.
“Salvo ulteriori shock negativi, il nostro scenario di base prevede che la Banca d’Inghilterra continui con il suo approccio prudenziale e aumenti i tassi di 25 punti percentuali in occasione della prossima riunione politica. Tuttavia, se i dati Cpi di maggio dovessero risultare più incisivi del previsto, sarebbe possibile che si prospetti un rialzo di 50 pb”, suggerisce l’esperta.