Chiusura Borse oggi, 15 giugno 2023: la Bce mette in ginocchio l’Europa
I principali listini europei chiudono la seduta del giorno della Bce in calo. I ribassi si sono accentuati a seguito della decisione della Banca centrale europea di aumentare di 25 punti base i tassi di interesse. L’istituto ha inoltre segnalato che la sua strategia di inasprimento monetario è ancora in corso e non si escludono ulteriori interventi per contenere l’inflazione. Ciò ha contribuito ad alimentare la preoccupazione degli investitori, portando ad un calo generalizzato dei mercati del continente.
Al momento, positività a Wall Street con l’indice S&P 500 che al momento si trova in rialzo dello 0,8% trovandosi così a quota 4.400 punti. Bene anche il Nasdaq che al momento si trova vicino a quota 13.700 punti, con un progresso dello 0,7%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 15 giugno 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib chiude le contrattazioni in calo dello 0,28% a 27.731,78 punti.
L’indice Euro Stoxx 50 termina la seduta in rialzo dello 0,3%. Sottotono anche il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 francese (-0,5%) e l’Ibex 35 spagnolo (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui titoli bancari con FinecoBank (+2,5%), Banca Mps (+2,3%) e Tenaris (+0,7%). Jefferies ha alzato la raccomandazione su Finecobank da underperform a hold, pur abbassando il target price da 14,9 a 13 euro.
Al contrario, vendite su Italgas (-2,4%), STM (-1,5%) e Interpump (-1,5%). Italgas ha presentato il piano strategico 2023-29, che prevede investimenti per 7,8 miliardi.
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti obbligazionari in rialzo in Europa dopo la Bce. Lo spread Btp-Bund resta comunque poco mosso a 162 punti base, con il decennale italiano in aumento al 4,12%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro si apprezza in scia alle indicazioni della Bce e di Lagarde, con l’euro/dollaro in aumento a 1,093.
Tra le materie prime, recupera terreno il petrolio (Brent), che torna sopra i 75 dollari al barile.
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Bce e dati macro
I riflettori erano puntati sull’istituto di Francoforte, che ha portato il tasso di rifinanziamento principale al 4% e quello sui depositi al 3,5%. La presidente Lagarde ha dichiarato che resta ancora “strada da fare” e che un ulteriore rialzo da 25pb nella prossima riunione di luglio è probabile. Inoltre, ha chiarito che non si è discusso di un’eventuale pausa. La Bce ha anche rivisto al rialzo le stime sull’inflazione fino al 2025 e al ribasso quelle sul Pil per quest’anno e per il prossimo.
Sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio sono aumentate inaspettatamente (+0,3%) mentre la produzione industriale negli Stati Uniti è scesa dello 0,2%. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili a 262 mila nell’ultima settimana. Un indicatore dell’attività delle fabbriche nello stato di New York è aumentato al massimo da tre anni. Intanto, Wall Street procede in rialzo, all’indomani della riunione della Fed, che ha lasciato invariati i tassi come previsto ma ha segnalato altre due strette entro la fine dell’anno.