Borsa Tokyo +0,52%, focus su Bank of Japan e People’s Bank of China. Outlook tassi
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la prima sessione della settimana mettendo a segno un progresso dello 0,52%, a quota 32.434 punti, continuando a viaggiare così ai massimi in più di 30 anni.
Sull’indice benchmark della borsa di Tokyo, ovvero sul Topix, si sono messi in evidenza i rialzi dei titoli Daiichi Sankyo, Sony Group e della conglomerata tech Softbank Group: quest’ultima, ha assistito a un rialzo superiore al 2%, che ha portato il titolo a balzare ai livelli più alti dal mese di febbraio.
Bene anche i titoli del comparto auto, come Honda e Toyota.
Grande attesa in Asia, oltre che per le riunioni imminenti della Fed di Jerome Powell e della Bce di Christine Lagarde, anche per gli annunci in arrivo in settimana dalla People’s Bank of China, banca centrale della Cina, e dalla Bank of Japan, banca centrale del Giappone guidata dal neo governatore Kazuo Ueda.
Se la Bank of Japan di Ueda dovrebbe optare per una nulla di fatto, confermando la politica monetaria incentrata sui tassi negativi, pari al -0,1%, la PBoC potrebbe secondo alcuni analisti annunciare un taglio dei tassi sia MLF che LPR.
D’altronde, diverse banche cinesi hanno già iniziato a tagliare i tassi sui depositi: fattore che, secondo Nomura, sarebbe un segnale di come la banca centrale della Cina sarebbe ormai aperta a tagliare i tassi benchmark sui prestiti MLF per poi far scendere anche i tassi LPR.
Al momento, i tassi MLF a un anno sono pari al 2,75%, a fronte di tassi LPR a 1 e a 5 anni rispettivamente al 3,65% e al 4,3%.
In Giappone, intanto, oggi è stato reso noto il dato relativo all’inflazione misurata dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI).
Nel mese di maggio, l’indice PPI ha messo a segno un rialzo del 5,1% su base annua, rallentando il passo rispetto al +5,8% di aprile ma, soprattutto, riportando il trend più debole dal luglio del 2021, inferiore inoltre al +5,5% atteso dal consensus degli analisti.
Su base mensile, il dato è sceso dello 0,7%, decisamente al di sotto del +0,2% previsto da Reuters.
Tornando all’azionario asiatico, deboli le borse di Shanghai e di Hong Kong, che avanzano rispettivamente dello 0,13% e dello 0,02%, mentre la borsa di Sidney è chiusa per festività.
Sotto pressione il Kospi della borsa di Seoul, in flessione dello 0,45% circa.