Chiusura Borse oggi, 05 giugno 2023: Europa sottotono, Wall Street incerta dopo calo Ism servizi
Chiusura negativa in Europa con tutti i principali indici del Vecchio Continente che archiviano le contrattazioni sotto la parità, mentre Wall Street viaggia contrastata.
In particolare, al momento, l’indice S&P 500 avanza dello 0,2% e il Nasdaq dello 0,5%, mentre il Dow Jones cede lo 0,35%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 05 giugno 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib chiude le contrattazioni con un ribasso dello 0,8% tornando così a quota 26.856 punti.
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 termina la seduta in flessione dello 0,7%. Vendite anche sul Dax di Francoforte (-0,5% a quota 15.965 punti) e sull’Ibex35 spagnolo (-0,3%), così come sul Cac40 francese (-1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, vendite in particolare su Hera (-2,9%), Prysmian (-2,4%), Cnh (-2,4%) e Unicredit (-2,3%). In controtendenza Mps (+1,6%) e Amplifon (+1,5%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund chiude le contrattazioni pressoché invariato a 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,12%.
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Forex e Commodity
Sul fronte dei cambi valutari, la moneta unica rimane poco mosso nei confronti del biglietto verde, con il relativo cambio Euro/Dollaro che si trova al momento a quota 1,07, sostanzialmente stabile rispetto alla chiusura di venerdì.
Tra le materie prime, il Brent scambia ancora in progresso dell’1,3 a 77,1 dollari al barile nonostante un parziale rallentamento dai massimi intraday. In precedenza, le quotazioni del greggio avevano beneficiato dell’annuncio di un ulteriore taglio della produzione di 1 milione di barili al giorno a luglio da parte dell’Arabia Saudita.
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Bene i Pmi servizi in Europa, rallenta l’Ism Usa
Giornata ricca di dati macro, tra cui spiccano gli indici Pmi servizi di maggio delle principali economie della zona euro, che hanno confermato il buono stato di salute del comparto terziario, seppur al di sotto dei livelli di aprile.
In particolare, la lettura finale di maggio relativa all’indice Pmi servizi dell’eurozona aggregata è rimasto in solido territorio di crescita, attestandosi a 55,1 punti, malgrado il calo rispetto ai 51,6 di aprile e ai 55,9 della lettura preliminare.
Negli Usa, l’indice ISM servizi statunitense è sceso inaspettatamente al livello più basso di quest’anno (50,3 punti), pur rimanendo lievemente al di sopra della soglia (50 punti) che separa contrazione ed espansione. Il dato offre dunque una valutazione meno ottimista sull’economia statunitense, in un momento in cui gli investitori si interrogano sulle prossime mosse della Fed.