Notizie ‘Buy Cina, sell AI’, la scommessa contrarian a Wall Street

‘Buy Cina, sell AI’, la scommessa contrarian a Wall Street

5 Giugno 2023 13:36

‘Buy Cina, sell AI’, arriva la scommessa contrarian di giugno a Wall Street avanzata da BoFa.

Partiamo dalla recente cronaca che vede protagonista Nvidia. Di recente, la big tech americana è entrata nel club delle società quotate in Borsa che possono fregiarsi di una capitalizzazione di mercato pari ad almeno 1 trilione di dollari. Un ambizioso traguardo ottenuto grazie alle potenzialità di crescita che il mercato dell’intelligenza artificiale potrebbe offrire.

Comprare Hsi e vendere AI a giugno: ecco cosa dice BoFa

Proprio l’intelligenza artificiale (AI, artificial intelligence) sta mettendo le ali al mondo tecnologico Usa, ma il rischio è che si crei una bolla. Uno scenario di cui parla Michael Hartnett, investment strategist di BofA, nella nota dal titolo “Long HSI, Short AI”.

“I titoli tecnologici hanno scontato la pausa della Fed di giugno, con lo stimolo della Cina come sorpresa rialzista di giugno… l’idea contrarian di giugno è ‘comprare l’HSI, vendere l’AI’… coprirsi con alcune materie prime, EM, risorse e banche”, ha sottolineato Hartnett.

In particolare, Hartnett mette in evidenza un dato tra tutti, parlando di titoli tech e della “baby bubble” che è stato il tema dominante del mese di maggio. I tecnologici hanno registrato afflussi record pari a 8,5 miliardi di dollari (dati fino a fine maggio), segnando i massimi dal febbraio 2021.

‘Buy Cina, sell AI’, alcuni numeri

In particolare, lo strategist di BoFa mette in evidenza uno scenario verso la “tecnologia monopolistica” si sta imponenendo. Un contesto che non a caso vede l’indice Nasdaq 100 ora a un livello record rispetto all’indice a bassa capitalizzazione Russell 2000. Da qui nasce la scommessa contrarian: vendere le azioni legate al settore dell’AI e acquistare titoli del listino di Hong Kong (‘Buy Cina, sell AI’).

Stando ai dati riportati da Harnett i flussi verso i fondi azionari globali hanno raggiunto nel complesso  14,8 miliardi di dollari, mentre 1,1 miliardi sono andati in fondi obbligazionari. I titoli tecnologici sono aumentati del 32% quest’anno grazie alle scommesse che la Federal Reserve interomperà il ciclo di rialzi dei tassi e questo sarà il settore che meglio di altri resisterà a una possibile recessione.

Come si sottolinea anche in un articolo di Bloomberg, che riprende il report di BoFa, la forza del rally sta sollevando alcuni problemi tecnici e di posizionamento. Ad esempio, l’indice di forza relativa del Nasdaq 100 è tornato sopra quota 70, la soglia di ipercomprato, che alcuni considerano un precursore di un sell-off.