Notizie Piazza Affari, i vincitori e i perdenti di maggio

Piazza Affari, i vincitori e i perdenti di maggio

31 Maggio 2023 15:10

In questi primi 5 mesi del 2023 il mercato italiano ha ottenuto performance in linea con gli altri principali indici europei, con gli operatori che nonostante tutto non smettono di ricercare costantemente nuove opportunità di investimento. L’indice Ftse Mib, il paniere che racchiude le 40 società a maggior capitalizzazione in Italia, si appresta a chiudere il mese di maggio con un calo del 2,5%, portando così la performance da inizio anno ad un profitto di quasi l’11%.

In questo contesto quali sono i titoli migliori e peggiori dell’ultimo mese? e da inizio anno? In questo articolo, vedremo quali sono le aziende nostrane che hanno brillato e quelle che al contrario hanno avuto un periodo più difficile.

I migliori del mese

Ferrari

Non si arresta la corsa del titolo Ferrari che dopo gli ultimi conti trimestrali ha raggiunto nuovi massimi storici vicino a 280 euro ad azione, per poi stabilizzarsi in area 270 euro. Ferrari si prepara ha chiudere il mese di maggio con un rialzo del 7%, portando così il bilancio da inizio anno ad un guadagno del 35%, +45% rispetto 1 anno fa.

Come dicevamo la casa di Maranello ha beneficiato dell’aumento delle vendite che nel 2022 sono aumentate di oltre il 18% rispetto a quelle del 2021. Ad ulteriore conferma che il settore del lusso non conosce crisi, a inizio mese la capitalizzazione di Ferrari ha superato quella di Stellantis…

Intanto, prosegue la svolta green di Ferrari, con i vertici dell’azienda che prevede di presentare entro il 2025 il primo veicolo completamente elettrico.

Analisi tecnica

La situazione tecnica di Ferrari rimane fortemente impostata al rialzo, con i prezzi che rimangono all’interno di un trend rialzista ormai da giugno 2022. Il titolo quota 270 euro e al rialzo sarà necessaria una fase di accumulazione prima di vedere un superamento dei massimi storici a 280 euro, con il target più ambizioso che rimane il raggiungimento dei 300 euro ad azione. Al contrario, il livello di supporto più importante è il livello visto a 260 euro, area da cui transita anche la media mobile a 50 periodi.

Mediobanca

Positività anche su Mediobanca che si prepara a chiudere il mese di maggio con un rialzo del 6,8%, portando così la performance da inizio anno ad un profitto di oltre il 15%.

La banca guidata dall’Ad Nagel ha beneficiato dalla presentazione del nuovo piano industriale al 2026, piano che trova come elementi portanti la remunerazione dei soci, il miglioramento della redditività e la forte attenzione sul capitale. Proprio in tema remunerazione deigli investitori, Mediobanca nel suo ultimo piano prevede di distribuire agli azionisti circa 3,7 miliardi di euro entro il 2026.

Analisi tecnica

Buona andamento per Mediobanca che dopo essere crollata del 13% a inizio marzo in seguito alle turbolenze sul comparto bancario Usa, ha rialzato la testa e da quel minimo ha messo a segno un progresso di oltre il 17%. Ora il titolo si trova a quota 10,28 euro e in caso di ulteriore forza sul titolo è necessario il breakout con volumi di contrattazione in aumento del livello di resistenza a quota 10,5 euro, precedenti massimi di periodo. Al contrario, il livello di supporto più importante è a 10 euro ad azione.

STM

Chiude il trittico dei migliori di maggio, Stmicroelectronics che da inizio mese ha realizzato un incremento del 6,2%, +24% da inizio anno. Stm è stato trainato in borsa anche dalla domanda di chip da Apple, uno dei suoi più importanti clienti. Stm fornisce infatti a Apple diversi componenti, tra cui i sensori e i circuiti integrati wireless per i suoi iPhone.

Analisi tecnica

STM ha accelerando al rialzo dopo aver rotto al rialzo la resistenza a 39 euro. Al contrario, il livello di supporto più importante per il titolo è l’area psicologica dei 40 euro ad azione.

Titoli Ftse Mib Ultimo prezzo Var. % a 1 mese Var. % ytd
FERRARI  270,5 7,10% 35,00%
MEDIOBANCA  10,38 6,80% 15,70%
STMICROELECTRONICS  40,92 6,20% 24,10%
HERA 2,95 4,50% 17,20%
CAMPARI 12,18 4,20% 28,40%
POSTE ITALIANE 9,74 3,40% 6,70%
UNICREDIT 18,37 2,50% 38,60%
BANCA MPS 2,14 2,40% 11,20%
BANCO BPM 3,73 1,20% 11,80%
INTERPUMP 50,84 0,80% 20,60%
TERNA 7,89 0,40% 14,30%
RECORDATI 41,86 0,30% 8,00%
AMPLIFON 33,15 -0,40% 19,20%
DIASORIN 97,98 -0,50% -24,90%
SNAM 4,92 -2,40% 8,70%
A2A 1,55 -2,70% 25,00%
BANCA GENERALI 29,22 -2,90% -8,80%
NEXI 7,27 -3,10% -1,20%
STELLANTIS 14,5 -3,30% 9,30%
BANCA MEDIOLANUM 7,9 -3,50% 1,40%
ENEL 5,966 -3,80% 18,50%
PRYSMIAN 35,66 -3,80% 2,90%
LEONARDO 10,29 -4,80% 27,70%
BPER BANCA 2,42 -4,80% 26,30%
CNH INDUSTRIAL 12,13 -4,80% -18,90%
GENERALI 17,93 -5,10% 7,90%
ERG 25,88 -5,60% -10,70%
PIRELLI & C. 4,47 -5,70% 11,80%
INWIT 11,87 -5,80% 26,00%
TELECOM ITALIA 0,25 -6,10% 15,90%
MONCLER 62,92 -6,40% 27,00%
AZIMUT HOLDING 18,9 -6,60% -9,70%
UNIPOL 4,75 -6,80% 4,20%
ENI 12,82 -6,80% -3,50%
INTESA SANPAOLO 2,22 -6,90% 6,80%
TENARIS 11,82 -9,40% -27,40%
ITALGAS 5,35 -9,70% 3,20%
FINECOBANK  12,4 -9,70% -20,10%
SAIPEM  1,21 -12,40% 7,60%
IVECO 7,05 -13,50%

I peggiori del mese

Iveco

Continua la fase di debolezza per Iveco che dopo aver raggiunto il massimo di periodo a inizio marzo, ha nuovamente invertito la tendenza perdendo il 27%. Iveco è il titolo che ha realizzato la peggior performance nel mese di maggio, perdendo il 13,5%. La debolezza di Iveco arriva nonostante i buoni conti del primo trimestre del 2023. In particolare, la società ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con ricavi pari a 3,4 miliardi di euro, con un incremento dell’11,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Il risultato finale del trimestre è stato positivo per 6 milioni di euro, risollevandosi così dal rosso di 17 milioni nel primo trimestre del 2022. In aggiunta a questo la società ha anche alzato la guidance per l’anno in corso.

I risultati della società hanno superato le attese degli analisti, ma il dato che ha deluso le aspettative e che ha innescato un calo sul titolo è il free cash flow industriale che è risultato essere negativo per 593 milioni, al di sotto delle previsioni degli analisti.

Saipem

Al secondo posto nella classifica dei titoli perdenti di maggio troviamo Saipem che nell’ultimo mese ha perso il 12,4% portando così il bilancio da inizio anno ad una perdita del 7,6%. Il titolo è stato trascinato al ribasso anche dal calo del prezzo del petrolio.

Analisi tecnica

Il titolo nelle ultime sedute ha violato al ribasso il livello di supporto a 1,23 euro, una rottura che potrebbe innescare un’accelerazione al ribasso verso il prossimo supporto a quota 1,13 euro e poi verso l’area psicologica dell’1 euro ad azione, prezzi di fine 2022.

Finecobank

Il terzo titolo peggiore del mese di maggio è stato Finecobank che da inizio anno si trova in calo del 20%, preparandosi per chiudere il mese di maggio in calo del 9,7%. In particolare il titolo è stato penalizzato anche dal punto di vista tecnico dalla death cross che si è verificata a metà maggio, quando la media mobile a 50 periodi ha rotto al ribasso la media mobile a 200 periodi, un segnale ribassista sul titolo. Ora il titolo quota in area 12,3 euro ad azione e il cedimento del supporto a quota 12 euro potrebbe innescare un ulteriore calo sul titolo con target 11 euro, prezzi dello scorso settembre.