Chiusura debole senza Londra e Wall Street, Piazza Affari a -0,4%
Seduta in calo per le borse europee, orfane di Londra e senza il faro Wall Street, entrambe chiuse per festività. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,4% a punti, con Nexi (-1,9%), Erg (-1,55%), Telecom Italia (-1,5%) e Mps (-1,4%) in coda. Resistono invece Tenaris (+1,9%), Amplifon (+1,1%) e Terna (+0,4%).
A frenare il sentiment nel Vecchio Continente ha contribuito la notizia di elezioni anticipate in Spagna, indette dal premier Sanchez dopo il deludente risultato del suo partito nelle elezioni locali.
In precedenza, i listini erano stati sostenuti dall’accordo preliminare raggiunto ieri dal presidente americano Joe Biden e lo speaker della Camera statunitense, Kevin McCarthy, per innalzare il limite del debito e frenare la crescita della spesa per i prossimi due anni. Atteso per mercoledì il via libera del Congresso all’intesa.
Sullo sfondo restano le incognite legate alla crescita dell’economia e alla politica monetaria, dopo gli ultimi dati macro, in particolare il core Pce di venerdì, che hanno alzato la probabilità di nuovi rialzi dei tassi da parte della Fed tra giugno e luglio. Nei prossimi giorni, focus in particolare sull’inflazione dell’eurozona (giovedì) e sul job report statunitense (venerdì).
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund invariato a 183 bp con il decennale italiano al 4,27%. Sul Forex, l’euro/dollaro si mantiene poco sopra 1,07 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) buca al ribasso i 77 dollari al barile. Tonfo della lira turca, sui minimi storici a quota 20 nei confronti del dollaro, dopo la vittoria dell’attuale presidente Erdogan nel ballottaggio delle elezioni presidenziali.