Intesa Sanpaolo: Fabi, c’è accordo su settimana corta e smart working
È stato sottoscritto dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali un accordo con il gruppo Intesa Sanpaolo grazie al quale si regola smart working, la settimana corta che 4×9 (4 giorni per 9 ore al giorno) e la disconnessione. Lo ha comunicato la federazione autonoma bancari italiani in una nota nella quale precisa che per “lo smart working, in particolare, viene fissato un tetto a 120 giorni annui, che sale a 140 giorni per alcune tipologie di lavorazioni, fruibili, in entrambi i casi, nell’ambito di un corretto equilibrio fra attività in presenza e da remoto; viene riconosciuto un buono pasto di 4,50 euro”.
“E’ un accordo importante che, raccogliendo il contributo dei tanti colleghi che hanno partecipato alle recenti assemblee, consente di superare i contratti individuali, ribadendo quindi che gli accordi collettivi sono il modo migliore per gestire i grandi cambiamenti della banca in un contesto in continua evoluzione”, ha commentato il coordinatore Fabi Intesa Sanpaolo, Paolo Citterio. Con l’accordo siglato oggi, tra altro, viene introdotta in via sperimentale la settimana corta, da 4 giorni per 9 ore ciascuno, in circa 250 filiali del gruppo.
“Obiettivo della Fabi è estendere a tutti i colleghi della rete la possibilità effettiva di fruire dello smart working e della settimana corta. Confermando la centralità del contratto nazionale si è ribadito inoltre che l’adibizione allo smart working non rappresenta strumento e/o presupposto di rami d’azienda oggetto di future esternalizzazioni, così come non incide sulle modalità di misurazione della prestazione lavorativa del dipendente”, ha aggiunto Citterio.