Dividendi: previsto un rallentamento della crescita dopo il boom del 1Q
Nel primo trimestre del 2023 i dividendi globali hanno registrato un record di 326,7 miliardi di dollari, trainati dal contributo dei dividendi speciali. Banche, compagnie petrolifere e i produttori di auto la fanno da padrone, ma gli aumenti riguardano una molteplicità di settori. La performance ha indotto Janus Henderson, una delle principali società di gestione patrimoniale con approccio attivo a livello globale, ad alzare le previsioni sui dividendi per il 2023, anche se la crescita è destinata a rallentare nettamente.
Dividendi in crescita del 12% nel 1Q 2023
Secondo l’ultimo Janus Henderson Global Dividend Index, i dividendi globali hanno iniziato molto bene il 2023, grazie al boom dei dividendi speciali. Il dato complessivo è salito del 12,0%, raggiungendo un record per il primo trimestre pari a 326,7 miliardi di dollari. Il tasso di crescita misura la variazione dell’importo totale in dollari versato dalle società rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente.
Decisamente più lenta la crescita sottostante, pari al 3,0%. Tale dato tiene conto della distorsione che può essere causata da dividendi speciali una tantum, dai cambiamenti dei tassi di cambio, dall’effetto delle società che entrano ed escono dalle prime 1.200 che compongono l’indice globale e dall’impatto dei cambiamenti nelle date di pagamento. Questi ultimi due tendono a essere trascurabili nel corso di un intero anno a livello globale, anche se possono avere un impatto maggiore in qualsiasi trimestre, area geografica o settore.
Negli Usa, la crescita complessiva è stata dell’8,3% (4,8% su base sottostante), per una cifra record di 153,4 miliardi di dollari.
Dividendi speciali una tantum al livello più alto dal 2014
Il boom registrato nel primo trimestre è figlio soprattutto del contributo dei dividendi speciali, ai massimi degli ultimi nove anni.
I dividendi speciali una tantum di 28,8 miliardi di dollari sono stati infatti i secondi più alti mai registrati (dopo il primo trimestre del 2014). Ford e Volkswagen hanno rappresentato quasi un terzo dei dividendi speciali del primo trimestre a livello globale.
Oltre al dividendo ordinario di 15 centesimi per azione, la casa automobilistica statunitense ha annunciato un dividendo supplementare di 65 centesimi, reso possibile dal forte free cash flow del trimestre. Il produttore tedesco ha invece proposto un dividendo di 8,70 euro per azione ordinaria e di 8,76 euro per azione privilegiata.
Nel complesso, le distribuzioni complessive del settore automobilistico sono state dieci volte superiori rispetto all’anno precedente. I dividendi speciali una tantum hanno avuto un notevole impatto anche nei settori dei trasporti, del petrolio e dei software.
Banche e compagnie petrolifere al top, calano i dividendi minerari
Gran parte dei settori ha registrato una crescita, con poche eccezioni. Il 95% delle società, a livello globale, ha incrementato o confermato i dividendi nei primi tre mesi dell’anno. Gli aumenti riguardano specialmente le banche, favorite dal rialzo dei tassi da parte delle banche centrali che ha trainato i margini di interesse, e le compagnie petrolifere, sull’onda lunga dei rincari dei prezzi energetici nell’ultimo anno.
Per contro, il settore minerario ha riportato un calo dei dividendi, dettato per un quinto dal calo dei prezzi delle materie prime, che ha penalizzato regioni come il Regno Unito, l’Australia e i mercati emergenti con economie legate a questo tipo di esportazioni.
Janus Henderson alza previsioni 2023
“Nel resto del 2023 il calo dei dividendi nel settore minerario continuerà a frenare la crescita, colpendo in particolare l’Australia, i mercati emergenti e il Regno Unito. Tuttavia, le distribuzioni dei settori bancario e petrolifero continuano a essere solide”, afferma l’asset manager Janus Henderson.
Inoltre, “il quadro in Europa è molto più incoraggiante di quanto sembrasse tre mesi fa, in quanto la solida performance degli utili del 2022 ha portato a un aumento dei dividendi. Anche il boom dei dividendi speciali registrato nel primo trimestre sta contribuendo a un dato complessivo superiore alle aspettative per l’anno in corso.”
Per questo, Janus Henderson prevede ora “un totale dividendi per il 2023 di 1.640 miliardi di dollari – in rialzo dai 1.600 miliardi di gennaio -, pari a un aumento complessivo del 5,2% per l’anno e a una crescita sottostante del 5,0% – dal 3,4% di gennaio.
Le dichiarazioni dei manager di Janus Henderson
Ben Lofthouse, Head of Global Equity Income di Janus Henderson, ha commentato:
“La solida crescita dei dividendi nel primo trimestre è ancora più impressionante se si considera che il 2022 è stato un anno complesso per l’economia globale, caratterizzato da inflazione elevata, aumento dei tassi d’interesse, conflitti e lockdown legati al Covid. Questa crescita dimostra che i dividendi sono generalmente meno volatili degli utili. Prevediamo un rallentamento della crescita dei dividendi a causa di questi fattori, ma quest’anno dovrebbe continuare in linea con il trend di lungo periodo“.
Con riferimento specifico all’Italia, Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors ha dichiarato:
“In Italia i dividendi seguono un andamento meno stagionale rispetto al resto d’Europa. I dividendi sottostanti italiani sono saliti del 5,2%, con solamente due società di servizi di pubblica utilità e la compagnia petrolifera Eni che hanno distribuito i dividendi nel 1° trimestre”.