Btp: Italia resiliente per Dbrs, Moody’s prende tempo
Pericolo scampato, almeno per ora, per l’Italia e per i Btp. La minaccia di declassamento a ‘junk’ da parte Moody’s non si è concretizzata. Intanto stamattina è arrivata anche la nota di Dbrs Morningstar sull’economia tricolore dal titolo “Italy: Still Resilient Amid Multiple Shocks Sovereigns”.
La panoramica attuale vede le principali agenzie di rating assegnare all’Italia un giudizio ‘BBB’ con outlook stabile (Fitch e Standard and Poor’s) e un rating ‘Baa3’ da parte di Moody’s.
Moody’s prende tempo
Alla fine, Moody’s prende tempo. L’agenzia di rating Usa ha, infatti, deciso di non aggiornare il rating sul debito italiano, al momento pari a “Baa3” con outlook negativo, appena un gradino al di sopra della valutazione “junk”. L’Italia non perderà lo status di investment grade dopo che la società di rating ha scelto di non rilasciare venerdì scorso una nuova valutazione su uno dei Paesi più indebitati d’Europa.
La decisione di Moody’s, “oltre a permettere che l’orgoglio nazionale rimanga intatto, consente alla terza economia dell’area di evitare anche una eventuale tensione dei mercati finanziari“, si legge in un articolo di Bloomberg. “La decisione di marchiare un paese con il rating junk”, ricordano sempre da Bloomberg, può avere infatti conseguenze sicuramente negative, come la Grecia nel 2010, “quando il taglio del suo rating da parte dell’altra agenzia Standard & Poor’s annunciò l’inizio di una nuova fase per la crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona”.
Spread tira un sospiro di sollievo
Una buona notizia che si riflette nell’andamento dello spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco che scende sotto la soglia dei 183 punti (per l’esattezza ina rea 182,8 punti prima dell’avvio delle Borse europee e di Piazza Affari). Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario resta però sopra la soglia del 4%, attestandosi al 4,27 per cento.
Dbrs, la resilienza dell’Italia
La parola resilienza torna ancora una volta ad essere assegnata all’Italia. Solo qualche giorno fa, in occasione dell’inaugurazione del Salone dei Risparmio, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, l’aveva usata per descrivere l’economia tricolore.
“Stiamo attraversando un periodo complesso e in mutevole evoluzione, ma la nostra economia sta registrando una notevole resilienza, con il Pil della prima dell’anno che è stato tra i migliori dell’area euro”, dichiarava il ministro.
E oggi questa parola torna a fare capolino sui mercati italiani. Stavolta è l’agenzia Dbrs Morningstar ad assegnarla all’economia nostrana. “Negli ultimi anni, l’Italia ha affrontato molteplici choc: la pandemia, i colli di bottiglia dal lato dell’offerta e uno choc energetico, il tutto tra incertezza politica e tre diversi governi. Tuttavia, nessuno di questi scossoni si è finora tradotto in significativi traumi a livello economico“, spiegano gli esperti.
In effetti, la ripresa post-pandemia dell’Italia è stata migliore del previsto e la crescita è stata più forte dei Paesi della zona euro. Inoltre, la crescita potenziale del Pil appare in miglioramento e il rapporto debito pubblico/Pil dovrebbe continuare a diminuire nei prossimi anni, anche se a un ritmo più moderato rispetto agli ultimi due anni.