Recordati, tra le storie di giornata del Ftse Mib: titolo corre sui massimi da estate 2022
Recordati si tiene ben stretta oggi la maglia di miglior titolo del Ftse Mib. Quando ormai manca poco al alle 13, il titolo della casa farmaceutica milanese avanza di oltre il 3% a 44,58 euro (massimo intraday a 45,02 euro), portandosi sui massimi dall’agosto 2022. Sono le indicazioni sulle prospettive 2023, riviste al rialzo dal management dopo la buona trimestrale, a trainare l’azione.
Primo trimestre e la crescita di ricavi e utili
Tra le storie di giornata di Piazza Affari, come detto, c’è Recordati all’indomani della pubblicazione della trimestrale. In particolare, i ricavi netti consolidati si sono attestati a 551,4 milioni di euro nel primo trimestre, in crescita del 31,5% (+21% a perimetro omogeneo e a cambi costanti), mentre l’Ebitda e l’utile operativo sono stati pari rispettivamente a 220,8 milioni, in aumento del 35,4% e in salita del 31,5% a 172,6 milioni. Crescita a doppia cifra anche per l’utile netto a 124 milioni (+28,2%) e per quello rettificato che è ammontato a 155 milioni (+33,3%).
Fiducia nel 2023: le nuove stime
“Oggi, confermiamo il nostro impegno sulla performance, rivedendo al rialzo i nostri obiettivi per l’intero 2023, con ricavi e utili ora superiori alla parte alta della guidance dichiarata a febbraio,” ha dichiarato l’amministratore delegato Rob Koremans.
“Dato il positivo andamento operativo del business”, spiega una nota, la società ha rivisto al rialzo gli obiettivi per il 2023. Obiettivi che si traducono ora così. La nuova guidance prevede i ricavi compresi tra 2.050 e 2.090 milioni di euro, Ebitda compreso tra 750 e 770 milioni e utile netto rettificato tra 490 e 500 milioni.
La view di Equita: positivo contributo delle malattie rare
Gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione buy e un target price di 52,5 euro, sottolineano cme il primo trimestre sia stato migliore delle attese e una guidance per il 2023 rivista al rialzo. Commentando i numeri del trimestre, gli esperti della sim milanese si sono soffermati sul “molto positivo il contributo delle malattie rare“. In particolare, il fatturato è cresciuto del 65% a 175 milioni (+21% ex-neoacquisita EUSA) trainato dal consolidamento di EUSA (pro-forma +24% a/a a 47 milioni) e Signifor/Isturisa +45% a 55 milioni.