Btp sotto osservazione: pagelle in arrivo per l’Italia da Fitch e Moody’s
L’Italia e il suo debito tornano in primo piano sui mercati e restano nel mirino degli investitori esteri. A pochi giorni di distanza dal lancio del Btp Valore, il nuovo titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori confezionato dal governo Meloni, l’attenzione è ora concentrata sugli imminenti giudizi sul rating del debito tricolore in arrivo dalle agenzie di rating americane.
Parola prima a Fitch (venerdì 12 a mercati chiusi) e poi a Moody’s che si esprimerà una settimana dopo (venerdì 19 maggio).
Spread in rialzo in attesa dei verdetti
Sul fronte obbligazionario, nell’attesa dei verdetti delle agenzie di rating lo spread Btp-Bund mostra un leggero rialzo a ridosso della soglia dei 193 punti base, con il decennale italiano al 4,27%.
Nelle ultime settimane, per l’esattezza da metà aprile in poi, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco è tornato ad allargarsi, mostrando una risalita dai 180 punti base circa dello scorso 18 aprile.
Fitch e Moody’s, si paventa la possibilità di un downgrade del rating
Bisognerà vedere a cosa daranno maggior peso le due agenzie di rating che ripartono da due giudizi differenti.
Lo scorso novembre, Fitch ha confermato il rating BBB per l’Italia con un Outlook stabile, mentre al momento l’agenzia Moody’s assegna al nostro merito di credito con rating Baa3 e prospettive negative.
C’è dunque molta attesa per i verdetti delle agenzie di rating Usa visto che nelle ultime settimane gli alert nei confronti dell’Italia non sono stati pochi.
Oltre a Goldman Sachs che è tornata a lanciare l’attenti sui Btp a fine aprile, sostenendo di preferire i titoli spagnoli (bonos) rispetto ai titoli di stato italiani, anche Moody’s ha paventato la possibilità di un downgrade del rating sul debito italiano a junk, rimarcando l’importanza di attuare il PNRR.
Cosa dice Citi
Nell’attesa che arrivino le pagelle da parte delle due agenzie americane, anche il commento di Citi mette in evidenza i potenziali rischi per lo spread. In particolare, Aman Bansal, European rates strategist di Citi, sostiene che per quanto riguarda i Btp “le prospettive negative dei rating potrebbero portare una maggiore sensibilità ai fattori ribassisti“. In questo contesto, l’analista osserva che il rapporto debito/pil dell’Italia non è destinato a scendere nei prossimi anni.
E proprio il peso del debito è una questione che Fitch non perde di vista. “Fitch è la più sensibile tra le principali agenzie di rating verso il peso del debito“, afferma ancora lo strategist di Citi, secondo il quale Fitch potrebbe rivedere al ribasso l’outlook sul debito italiano se viene applicato lo stesso ragionamento fatto nel caso del recente downgrade della Francia valido anche per l’Italia.