Anche la trimestrale di Bper convince mercato e analisti. A.d. Montani resta fiducioso
Anche Bper presenta una buona trimestrale che convince Piazza Affari e gli analisti. Si unisce così alle recenti comunicazioni delle big bank di Piazza Affari (ieri Mps) che hanno rilasciato negli ultimi giorni i conti del primo trimestre 2023. Sarà l’effetto rialzo tassi della Bce a farsi sentire, fatto sta che la banca guidata da Montani oggi si posiziona tra i migliori titoli del Ftse Mib e guarda con fiducia anche al futuro.
Bper svetta in vetta al Ftse Mib post conti
Bper svetta in vetta al Ftse Mib in avvio di giornata. Quando è trascorsa meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni a Milano, il titolo della banca emiliana guadagna oltre l’1,7% a un soffio da quota 2,8 euro, riavvicinandosi a quota 2,859 euro (massimo dell’anno toccato lo scorso 9 marzo).
Primo trimestre: ecco i principali numeri
Bper ha chiuso il primo trimestre del 2023 riportando un utile netto consolidato di periodo pari a 290,7 milioni di euro. La banca guidata dall’a.d. Piero Luigi Montani ha riportato nei primi tre mesi dell’anno ricavi core a 1,232 miliardi, in crescita del 13,1% rispetto al quarto trimestre del 2022 e del 49% su base annua.
Forte la crescita del margine di interesse, che è balzato a 726 milioni, volando del 92,9% rispetto al primo trimestre 2022. Un risultato, spiega l’istituto in una nota, ottenuto “grazie particolare al maggior contributo della componente commerciale, all’andamento favorevole dei tassi e al contributo derivante dalla gestione del portafoglio titoli”.
Tra gli altri numeri da evidenziare, le commissioni nette che sono aumentate del 12,3% a 506,1 milioni rispetto lo stesso periodo dello scorso anno e riflettono, in particolare, il positivo andamento del comparto bancassurance (+18,3% a/a); solido anche il contributo delle commissioni relative alla raccolta indiretta (+4,9% a/a) e di quelle derivanti dall’attività bancaria tradizionale (+15,6% a/a). I dividendi si attestano a 2,2 milioni.
I proventi operativi netti sono stati pari a 1.318,4 milioni in aumento del 49,2% rispetto al primo trimestre 2022 trainati dalla crescita dei ricavi core (margine di interesse e commissioni nette) per 1.232,1 milioni (+49,0% a/a).
Le parole dell’a.d. Montani
“Consapevoli delle incertezze di un complesso quadro macroeconomico, affrontiamo il resto dell’anno in corso con fiducia, convinti che riusciremo a consolidare i livelli di redditività finora conseguiti a beneficio di tutti gli stakeholders, anticipando la traiettoria di crescita ipotizzata lo scorso anno nel piano industriale 2022-2025”. Così ha rimarcato l’amministratore delegato Piero Luigi Montani sottolineando che “il quadro macroeconomico del primo trimestre dell’anno è stato caratterizzato da un’attività economica in leggera crescita e da un’inflazione che permane su livelli elevati”.
Equita alza il target price e le stime
I numeri del primo trimestre sono “superiori alle attese, spinti da una fortissima dinamica del net interest income (NII)”, commentano gli analisti di Equita, che hanno alzato il target price del 6% a 3,7 euro. Un nuovo prezzo obiettivo rivisto in scia alla revisione al rialzo delle stime 2023 del 21% “principalmente per riflettere maggiore NII”, e di quelle sul 2024-2025 in media del 7%. “Vediamo upside sui prezzi di mercato, confermiamo hold in ottica relativa”, concludono gli esperti della sim milanese.
Cosa dicono gli analisti: posizionati soprattutto sul buy, nessun sell
In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Bper un prezzo obiettivo a 3,44 euro con potenziale upside di quasi il 21%. Da inizio anno il titolo è salito di oltre il 48%. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per la banca il 54,3% di giudizi Buy e il 35,7% Hold, nessun analista dice Sell.