UniCredit, Orcel: ‘una banca è come un transatlantico. Per ora no M&A’
Andrea Orcel, ceo di UniCredit, spiega in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore il suo no – per ora – a una operazione di fusione e acquisizione con un’altra banca, e il motivo per cui, come ha detto ieri, è meglio andare avanti con i buyback che optare per l’M&A.
“Una banca è come un transatlantico: se non inizi a virare un miglio prima dell’iceberg che vedi davanti, ci finisci sicuramente contro. Ecco perché ciò che stiamo facendo oggi in UniCredit è guardare oltre i risultati straordinari di oggi (ieri per chi legge)”.
Andrea Orcel, nell’intervista al Sole 24 Ore, ha aggiunto:
“Vogliamo farci trovare pronti nel 2024 e 2025, quando questa euforia dei tassi sarà passata”.
Per il ceo di UniCredit, “a quel punto si vedranno le differenze tra le banche che hanno fatto bene e chi no. E se ci mettiamo in questa prospettiva allora potrebbe essere più facile ragionare in un’ottica M&A”.
Ieri UniCredit ha annunciato la trimestrale migliore di sempre, alzando anche la guidance sugli utili del 2023 e il target di distribuzione di dividendi e buyback agli azionisti.
“Prevediamo un utile netto oltre i €6,5 miliardi e una maggiore distribuzione agli azionisti di almeno €5,75 miliardi”, ha annunciato il ceo di UniCredit Andrea Orcel, dopo aver presentato un “utile netto record del primo trimestre, pari a €2,1 miliardi”.
Il titolo UniCredit ha chiuso la sessione di ieri di Piazza Affari in rialzo del 3,76%, a quota 18,288 euro, confermandosi tra i titoli migliori del Ftse Mib.