Stm: vendite a Piazza Affari nonostante la trimestrale positiva. Ecco perché
Mattinata in rosso per il titolo Stm, maglia nera a Piazza affari con un calo del 7% a 39,4 euro. Il produttore di semiconduttori ha diffuso stamani i conti del primo trimestre, che hanno evidenziato una solida performance grazie soprattutto alla domanda nel settore automotive. Sopra le attese la guidance sul secondo trimestre, ma non basta. Vediamo cosa ha trascinato in basso le quotazioni.
Risultati in crescita nel 1Q 2023
Nel primo trimestre 2023 Stm ha registrato ricavi per 4,25 miliardi di dollari, superiori alle attese degli analisti (consensus Bloomberg 4,21 miliardi) e in crescita del 20% su base annua. Il fatturato è stato sostenuto dalla solida domanda nei settori Automotive e Industrial, in parte controbilanciata da minori entrate nella Personal Electronics.
Il margine lordo del 49,7% mostra un incremento di 300 punti base rispetto al primo trimestre 2023 ed è di 170 punti base superiore al punto intermedio della forchetta di previsione della società, principalmente grazie al mix di prodotto in un contesto di prezzi che è rimasto favorevole.
Il reddito operativo è passato da 0,9 a 1,2 miliardi (+36,9%), il margine operativo è aumentato di 360 punti base al 28,3% e l’utile netto è progredito del 39,8% a 1,04 miliardi di dollari.
Il dettaglio per business unit
Analizzando i risultati per categoria di prodotto, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, i ricavi nel segmento Automotive and Discrete Group (ADG) sono passati da 1,26 a 1,81 miliardi e l’utile operativo è cresciuto del 145,3% a 577,4 milioni di dollari. Il margine operativo è stato del 32,0% rispetto al 18,7%.
Nella divisione Analog, MEMS and Sensors Group (AMS), i ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a 1,07 miliardi, con un aumento nell’Imaging e una diminuzione nei prodotti Analogici e nei MEMS. L’utile operativo è diminuito dell’11,6% a 217,9 milioni di dollari e il margine operativo è calato al 20,4% dal 22,9%.
Infine, la categoria Microcontrollers and Digital ICs Group (MDG) mostra uno sviluppo positivo dei ricavi da 1,21 a 1,37 miliardi, grazie alla crescita nei Microcontrollori e nelle RF Communications. L’utile operativo è aumentato del 21,7% a 494,7 milioni di dollari. Il margine operativo è stato del 36,2% rispetto al 33,7%.
Outlook in miglioramento
STMicro prevede un fatturato netto di 4,28 miliardi di dollari per il secondo trimestre, rispetto a una stima di 4,24 miliardi di dollari degli analisti. La società vede un margine lordo del 49% nei tre mesi in corso, superiore al 47,1% previsto dagli esperti.
Il produttore di chip ha anche alzato l’estremità inferiore della sua previsione di fatturato per il 2023, ora compresa tra 17 e 17,8 miliardi di dollari (rispetto al precedente range di 16,8-17,8 miliardi).
Titolo in calo ma analisti positivi
Le azioni Stm scambiano in diminuzione del 7% a Piazza Affari, registrando la peggior performance tra le società del Ftse Mib (-0,2%). Stm torna così sui minimi da gennaio, con un ribasso del 20% rispetto al picco del 31 marzo, pur continuando ad evidenziare un rialzo del 19% da inizio anno. Cali meno marcati per altri titoli del settore dei semiconduttori, come Infineon (-2,7%) e Ams (-0,7%).
Nonostante i conti positivi, che comunque non hanno sorpreso significativamente gli analisti, Stm sconta i segnali di una potenziale diminuzione dei prezzi nella seconda metà dell’anno, che aumenta le preoccupazioni per un indebolimento della domanda di semiconduttori. Nel corso della conference call, infatti, il Cfo di Stm, Lorenzo Grandi, ha affermato che “nella seconda parte dell’anno assisteremo a una pressione negativa sui prezzi”, in concomitanza con un possibile aumento dei costi di produzione.
Restano comunque mediamente positivi i giudizi degli analisti. La panoramica delle raccomandazioni raccolte da Bloomberg evidenzia 16 Buy, 5 Hold e 3 Sell, con un target price medio di 55 euro e un rendimento potenziale di circa il 40%.
L’automotive resta il mercato chiave per Stm
La domanda di Stm è stata trainata da prodotti per l’automotive per clienti come Tesla. La divisione automobilistica, la più importante business unit dell’azienda in termini di fatturato, ha beneficiato soprattutto dell’aumento delle vendite di veicoli elettrici. Le prospettive per questo settore rimangono mediamente positive, come sottolineato anche dal produttore americano di chip Texas Instruments.
Anche la divisione industrial dovrebbe rappresentare un’importante area di crescita quest’anno, man mano che le fabbriche diventano sempre più connesse.
Discorso inverso per quanto riguarda il settore dell’elettronica personale, nel quale Stm annovera Apple tra i suoi principali clienti. La società italofrancese ha preannunciato un calo più accentuato in questa divisione rispetto a quello previsto per il mercato, per via della riduzione degli ordini da uno dei maggiori clienti.