Wall Street: tonfo per First Republic e UPS. Paura per conti Amazon e Microsoft. In picchiata tassi Treasuries
Wall Street in rosso, in attesa della pubblicazione degli utili delle grandi Big Tech americane, dopo la fine della giornata di contrattazioni.
Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones arretra dello 0,17%, lo S&P 500 scende dello 0,57%, il Nasdaq si conferma il peggiore con una flessione dello 0,66%.
Nel commentare la stagione delle trimestrali Usa George Ball, presidente di Sanders Morris Harris, ha fatto notare che, finora, i risultati hanno messo in evidenza un quadro contrastato.
Un comune denominatore c’è tuttavia stato: l’attenzione dei mercati al taglio dei costi che le aziende della Corporate America stanno avviando.
“Un fattore – spiega Ball – che deriva dalle preoccupazioni per le condizioni dell’economia”.
Un altro elemento su cui gli investitori si stanno focalizzando – ha detto ancora l’analista, interpellato dalla CNBC – è il margine di profitto delle aziende.
Ball ha detto tra l’altro di ritenere che i grandi nomi delle Big Tech Usa possano non confermarsi tra i titoli migliori di Wall Street, nonostante il rally di inizio anno.
Saranno Amazon e Microsoft ad aprire le danze delle trimestrali delle mega cap degli Stati Uniti.
Wall Street, prudente in attesa dei verdetti, si concentra intanto su altre notizie arrivate dal fronte societario.
Sotto i riflettori il tonfo del titolo della banca regionale First Republic:
le azioni collassano di oltre il 20% dopo che l’istituto ha reso noto che, nel primo trimestre del 2023, i depositi sono crollati del 40% a quota $104,5 miliardi.
Focus anche su McDonald’s, dopo che il colosso americano dei fast food ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2023 con un eps su base adjusted di $2,63, più alto dei $2,33 per azione attesi dal consensus.
Meglio delle attese anche il fatturato.
McDonald’s ha reso noto inoltre che il traffico nei suoi ristoranti Usa è salito per il terzo trimestre consecutivo, a dispetto dell’inflazione, che ha costretto il gigante ad aumentare i prezzi dei suoi menu.
Il titolo riporta tuttavia un trend piatto.
Scatta di oltre il 3% General Motors, dopo i conti, anche in questo caso, superiori alle attese e al miglioramento della guidance per il 2023.
Nota stonata invece UPS, la cui trimestrale ha deluso l’outlook.
Male UPS, con il titolo che scivola di oltre l’8% dopo la pubblicazione della trimestrale.
UPS ha riportato un eps su base adjusted pari a $2,20, lievemente inferiore ai $2,21 per azione attesi dal consensus.
Il fatturato si è attestato a $22,93 miliardi, peggio dei $23,01 miliardi stimati.
“La decelerazione delle vendite al dettaglio degli Stati Uniti si è tradotta in volumi inferiori rispetto a quanto anticipato – ha commentato la ceo Carol Tome – Facciamo fronte inoltre al continuo indebolimento della domanda in Asia”.
Ieri a Wall Street la cautela ha zavorrato il Nasdaq, sceso dello 0,29%.
Il Dow Jones è invece salito di 66,44 punti, o dello 0,2%, mentre lo S&P 500 è rimasto pressocché invariato, in rialzo di appena +0,09%.
Il Nasdaq ha scontato anche l’effetto Tesla: il titolo del colosso delle auto elettriche guidato dal ceo e fondatore Elon Musk ha ceduto il 3% circa, scivolando al minimo dalla fine di gennaio.
Oggi attenzione anche ai rendimenti dei Treasuries Usa, che confermano le preoccupazioni per l’economia Usa:
i tassi dei Treasuries Usa a dieci anni capitolano di 8 punti base circa, al 3,422% mentre i rendimenti a due anni segnano un tonfo maggiore, crollando fino al 4,022%.