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Tesla scivola in Borsa post conti, Musk rischia grande flop

20 Aprile 2023 16:08

Titolo Tesla scivola post trimestrale, Musk ha fatto male i conti

Il titolo Tesla, tra quelli che condizionano maggiormente il trend dell’azionario made in Usa, soprattutto del settore hi-tech, scivola di oltre il 7% dopo la pubblicazione della trimestrale, mettendo sotto pressione Wall Street e, in particolare, il Nasdaq.

I conti del colosso americano delle auto elettriche, fondato e guidato dal ceo Elon Musk, hanno mostrato numeri deludenti, che hanno confermato la paura di chi temeva che la strategia del gigante EV, incentrata sul taglio dei prezzi delle auto, avrebbe pesato sulla redditività del gruppo. Così è stato.

Le quotazioni cedono fino a oltre l’8%, zavorrando il sentiment di Wall Street e non solo.

Anche in Europa, a soffrire sono soprattutto i titoli del settore auto, anche quelli di produttori come Renault e Volvo, che pure hanno annunciato nelle ultime ore conti migliori delle attese.

Batosta in Borsa anche per Stellantis, che oggi deve fare i conti sia con i dati sulle immatricolazioni in Europa, che hanno messo in evidenza una flessione della sua quota di mercato, che con l’annuncio a sorpresa del cambio del cfo.

Tesla: utile netto -24%, spaventa margine lordo

Tesla ha annunciato di aver riportato nei primi tre mesi dell’anno un utile netto in calo del 24% su base annua, a $2,51 miliardi.

L’utile GAAP per azione è stato pari a 73 cents, in flessione del 23% su base annua.

L’eps su base adjusted si è attestato a 85 centesimi per azione, come da attese.

Il fatturato è ammontato a $23,33 miliardi, lievemente al di sopra dei $23,21 miliardi previsti dal consensus, e in rialzo del 24% rispetto al primo trimestre del 2022.

Il fatturato legato al business automotive, che rappresenta la fonte principale delle entrate di Tesla, è salito comunque del 18% su base annua, attestandosi a quota $19,96 miliardi.

Ancora nello specifico, nei primi tre mesi dell’anno Tesla ha riportato un giro d’affari legato ai crediti green pari a $521 milioni, livello inferiore rispetto ai $679 milioni del primo trimestre del 2022.

Riflettori puntati sul calo del margine lordo, nel corso del primo trimestre, al 19,3%, che molto probabilmente è stato dovuto alle conseguenze della strategia di Tesla.

Negli ultimi mesi, al fine di incentivare i consumatori cauti nelle spese a causa dell’aumento dell’inflazione, la strategia del colosso si è incentrata sul taglio ai prezzi delle auto.

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Colosso vittima della guerra dei prezzi che ha lanciato

L’ultima sforbiciata è arrivata l’altroieri, alla vigilia della diffusione dei conti, con Tesla che ha comunicato di aver ridotto per l’ennesima volta i prezzi delle sue auto.

Per la precisione, la casa automobilistica con sede ad Austin, Texas, ha ridotto il prezzo delle auto elettriche Model Y del 5,6% a $49.990, sforbiciando il prezzo anche del modello di base, il Model 3: in questo caso la riduzione è stata pari a -4,7% a $39.990.

I prezzi sono stati tagliati per la sesta volta.

Vale la pena di cordare che Tesla ha abbassato di recente anche i prezzi in Europa, Israele e Singapore, oltre che in Giappone, Australia e Corea del Sud, ampliando una campagna di sconti iniziata in Cina a gennaio per stimolare la domanda.

Una scelta, quella di tagliare i prezzi, che Tesla ha però pagato in termini di redditività, come dimostrano i numeri di bilancio.

Un articolo della CNN commenta i conti della Big Tech: Tesla is a victim of a price war it started .

Ovvero: Tesla è vittima della guerra dei prezzi che ha iniziato.

L’articolo ha messo in evidenza che il margine lordo al 19,3% è il più basso dalla fine del 2020, anno in cui Tesla aveva pagato le conseguenze della pandemia Covid-19.

Ancora peggio, il margine di utile relativo alla divisione automotive, escluso l’assist che l’unità riceve di solito con i crediti green, è scivolato anche sotto la soglia del 19%.

Entrambi i margini hanno deluso gli analisti di Wall Street, che puntavano su valori superiori al 20%.

E’ vero, segnala l’articolo, che quei margini di Tesla rimangono tuttora decisamente superiori rispetto a quelli delle case automobilistiche tradizionali.

Tuttavia, il calo, rispetto ai valori dello scorso anno, è di quasi 10 punti percentuali, a livelli tra l’altro peggiori delle attese.

Tesla fa fronte inoltre a una competizione crescente da parte di quei produttori di auto ormai attivi nel segmento EV delle auto elettriche.

La mossa di Ford e GM

Tra l’altro, anche altre aziende del comparto hanno tagliato i prezzi delle auto dopo le sforbiciate avviate dal colosso di Elon Musk.

Ford ha per esempio ridotto il prezzo di una delle sue auto EV di punta, la Mustang Mach-E.

Altre case automobilistiche, come General Motors, hanno annunciato piani volti a lanciare modelli che saranno meno costosi di quelli più economici di Tesla.

Elon Musk insomma non avrebbe fatto bene i suoi conti.

La CNN fa notare tra l’altro che il ceo, nel corso della call indetta per commentare i conti della sua Tesla, ha insistito sul fatto che, proprio grazie al taglio dei prezzi delle auto, gli ordini dei clienti hanno superato i livelli di produzione.

Ma i numeri presentano una realtà diversa: nel corso del quarto trimestre, Tesla ha prodotto veicoli in eccesso di 78.000 unità rispetto a quelli consegnati ai clienti.

E ora bisogna vedere che cosa accadrà al titolo, tra le vittime illustri dell’emorragia che ha colpito il Nasdaq lo scorso anno, con una perdita nel 2022 pari a -65%.

I buy, dall’inizio di quest’anno, sono stati importanti, al punto da far scattare le azioni del 48% circa. Ma ora sono in tanti a temere che il rally non abbia molto spazio per continuare.