Notizie Indici e quotazioni Nasdaq 100 torna in mercato toro: +20% da minimi dicembre

Nasdaq 100 torna in mercato toro: +20% da minimi dicembre

30 Marzo 2023 13:25

Nasdaq 100 rientra nel mercato toro. Buy sui titoli delle Big Tech Usa

La rimonta dei titoli tecnologici, inaugurata già all’inizio di quest’anno, è stata tale da aver portato l’indice azionario Usa Nasdaq 100 a rientrare nel mercato toro, nella sessione dell’altro ieri, mercoledì 28 marzo, per la prima volta in quasi tre anni.

Merito dei buy che sono scattati sulle Big Tech Usa del calibro di Apple, Microsoft e Amazon.

Nelle precedenti sedute di Wall Street, il listino hi-tech aveva già cercato di riagguantare quel livello che lo ha alla fine portato a valere più del 20% rispetto ai minimi testati il 28 dicembre scorso, senza tuttavia riuscirci.

Il mese di aprile del 2020 era stata l’ultima volta che aveva visto il Nasdaq 100 entrare nel mercato toro, dopo il forte rimbalzo dai minimi che erano stati precedentemente toccati nel marzo del 2020, con l’arrivo della pandemia Covid-19.

Il Nasdaq 100 sostenuto da buy su ‘safe-haven’ tech

Il Nasdaq 100 ha beneficiato fin dall’inizio del 2023 delle speculazioni dei trader sull’imminente fine del ciclo di rialzi dei tassi lanciato dalla Fed di Jerome Powell lo scorso anno, al fine di azzoppare la crescita dell’inflazione negli Stati Uniti.

Nelle ultime sessioni, gli investitori hanno fatto ulteriormente incetta di azioni tecnologiche vedendo nel comparto una sorta di safe-haven rispetto ai titoli bancari, venduti a man bassa a seguito della crisi che ha colpito le banche sia in Europa che negli Stati Uniti, con i casi illustri di Silicon Valley Bank (SVB), Credit Suisse e Deutsche Bank.

“Non sorprende il fatto che, dopo essere state quelle che hanno sofferto di più nel 2022, scontando le strette monetarie della Fed varate a ritmi senza precedenti, le azioni growth e tecnologiche siano tornate a correre, in un momento in cui gli investitori iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel dei rialzi dei tassi”, ha commentato Chris Larkin, managing director della divisione di trading e investimenti presso E*Trade Financial Corp.

Il risultato è che i buy hanno portato il Nasdaq 100, lo scorso mercoledì, a rientrare finalmente nel bull market, sulla scia di un rally che è stato pari, dall’inizio del 2023, a +17%, dopo i sell dello scorso anno, che avevano eroso più di un terzo del valore dell’indice.

L’indice si conferma campione indiscusso dei mercati, se si considera che il listino benchmark di Wall Street, lo S&P 500 Index, è salito di appena il 4.9% quest’anno, e il Dow Jones Industrial Average ha ceduto l’1,3%.

Cautela necessaria, focus sul fattore Fed

Detto questo, è lo stesso Lurkin a invitare alla cautela.

“Sebbene la Fed sia stata più dovish rispetto a quanto atteso dagli osservatori del mercato, il presidente Powell ha sottolineato che il Fomc non anticipa un taglio dei tassi nel corso di quest’anno – ha fatto notare il managing director della divisione di trading e investimenti presso E*Trade Financial Corp – E’ possibile che il mercato orso sia più vicino alla fine che al suo inizio, ma gli investitori dovrebbero essere realistici riguardo alla possibilità che, in un orizzonte di breve periodo, si presenti una maggiore volatilità, nel qual caso i titoli tech potrebbero tornare a sottoperformare il mercato, come fanno spesso quando il sentiment diventa negativo”.

Tra l’altro, a questo proposito, proprio nei giorni scorsi è arrivato l’attenti anche di BlackRock , colosso del risparmio gestito numero uno al mondo.

Nonostante gli appelli ‘basta rialzi dei tassi’ lanciati anche negli Stati Uniti, lo scorso 22 marzo, al termine della riunione di due giorni del Fomc – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve – i tassi sui fed funds Usa sono stati alzati, come da attese, di 25 punti base, al nuovo range compreso tra il 4,75% e il 5%.

Dal dot-plot è emerso che le proiezioni degli esponenti del Fomc puntano a un tasso terminale pari al 5,1%. In teoria la Fed sarebbe, di fatto, al capolinea.

Ma dal dot-plot è emersa anche la probabilità di un altro rialzo dei tassi entro quest’anno per frenare la crescita dell’inflazione.